Una truffa messa in atto alla perfezione con spietata efficenza che però non è andata a finire come speravano gli autori. Il caso avvenuto nel nostro paese ha lasciato tutti di sasso.
Acquistare una supercar come una Ferrari non è affatto semplice. Anche superando tutti i requisiti molto severi che il marchio impone per i suoi nuovi clienti c’è sempre un piccolo problema da risolvere: il costo dell’acquisto! Le automobili del celeberrimo marchio italiano che hanno fatto impazzire gente come Floyd Mayweather Jr ed il Sultano del Brunei non costano poco e anche i modelli meno costosi hanno il prezzo di un appartamento.
In un caso che sotto certi aspetti ricorda quello della Sun Gym Gang di David Lugo che insanguinò la Florida negli anni novanta una banda di tre persone composta da un appassionato di bodybuilding, suo padre e sua madre, tutti italiani e tutti impegnati in una truffa che ha portato a dilapidare il patrimonio di una persona vicina alla famiglia che non si era accorta di niente.
I tre avrebbero messo su una truffa per sottrarre il denaro di una donna molto ricca con cui erano entrati in contatto tempo prima. Questa persona invalida al 100% per dei problemi psichici sarebbe la nipote di un imprenditore bresciano. La donna aveva un conto in banca multimilionario ed i tre hanno studiato nel dettaglio la truffa per impossessarsi del suo patrimonio.
Facendosi intestare il patrimonio dell’invalida come persona di fiducia responsabile e curatrice della stessa, la donna parte della banda sarebbe riuscita a far sparire dal suo conto quasi un milione e mezzo di Euro tra il 2011 ed il 2012. I soldi sarebbero poi stati riciclati ed utilizzati dai tre membri della banda per sodisfare qualsiasi desiderio proibito tra viaggi, beni di lusso e supercar.
Secondo quanto emerso dalle indagini, i tre si sarebbero dati alla bella vita con i soldi estratti illegalmente dal conto della donna invalida viaggiando in tutto il mondo in mete turistiche costose, comprando gioielli, capi di marca ed orologi e naturalmente, supercar tra cui una Ferrari 488 Spider da oltre 326mila Euro di valore. Spese documentate ampiamente sui social che non sono passate inosservate.
La polizia ha infatti iniziato a monitorare le attività dei tre membri della banda entrando in azione quando ha raccolto abbastanza prove in merito: l’accusa di truffa grava ora sulla banda che dovrà rispondere di quanto fatto negli ultimi dieci anni con dei soldi che non gli spettavano.
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