Quando si deve acquistare un’auto, può succedere di avere bisogno di un finanziamento. Ecco a cosa bisogna stare attenti.
Chi si è trovato negli ultimi anni a dover affrontare la spesa dell’acquisto di una vettura si sarà reso conto che gli addetti alle vendite sia del nuovo, sia dell’usato, spingono per la rateizzazione. Solitamente questo genere di acquisto viene pianificato, ma ci sono dei casi in cui non si possa fare altrimenti e si debba procedere di fretta, magari in un momento non particolarmente buono dal punto di vista dell’economia personale.
Ecco dunque che ci si trova a dover cedere al finanziamento e possibilmente ad un prestito esterno per poter via via coprire le rate. In questo articolo proveremo ad illustrare tutti i passi utili da compiere per non incappare in fregature.
Finanziamento auto, cosa non bisogna fare
A volte comprare la macchina non è un capriccio o un vezzo, ma è semplicemente necessario per potersi recare al lavoro o compiere le più banali funzioni quotidiane, specialmente se si abita in posti isolati o in regioni dove il trasporto pubblico è pressoché inesistente. Se non si dispone del denaro necessario per concludere l’operazione, il passo più semplice da compiere è quello del prestito personale. Tuttavia, specialmente se questo è offerto sul web, non è infrequente cadere nella rete dei truffatori.
Tra gli istituti di credito dedicati a questo genere di acquisti figura la Compass, che opera in prevalenza online, oppure vi sono i portali ad hoc che comparano le diverse offerte e ognuno può orientarsi a seconda delle proprie esigenze.
Chi non ama la tecnologia o proferisce stipulare certi accordi vis à vis può fare invece riferimento ai numerosi enti che operano in sedi fisse, o eventualmente per rendere il processo ancora più semplice, può cercare le concessionarie che sono convenzionate con chi si occupa di prestiti, proprio per favorire l’acquisto a rate.
Trovato l’istituto che può fare al proprio caso, bisogna poi verificare con attenzione l’importo totale e la durata, ovvero entro quando bisognerà restituire la somma ottenuta. Non va poi sottovaluto il calcolo del tasso di interesse, che può essere fisso o variabile, più le spese accessorie.
Per poter ottenere il denaro richiesto bisognerà fornire i propri documenti, quindi carta d’identità e codice fiscale, più delle garanzie come la busta paga per i lavoratori dipendenti. Se non ci fossero le condizioni ideali, l’ente potrebbe decidere di rigettare la domanda.
Quando ci si appresta a questo genere di operazione è necessario conoscere almeno due sigle. Parliamo di TAN e TAEG. Il primo è il Tasso Annuo Nominale e rappresenta il costo del prestito, ovvero il complessivo degli interessi che occorre pagare. Il secondo è il Tasso Annuo Effettivo Globale, che comprende le spese accessorie legate al finanziamento, ad esempio le commissioni d’istruttoria, piuttosto che quelle di incasso o i costi per l’invio della documentazione, e come tale è superiore al TAN.
La durata varia a seconda delle esigenze di chi deve comprare e dal tipo di condizioni imposte dalla banca. Anche la tipologia può variare. Ad esempio può essere imposta una caparra, oppure una maxi-rata conclusiva. Tutte comprese dei costi TAN e TAEG.