L’ennesima brutta figura rimediata a Budapest ha posto nuovi interrogativi sul futuro della line-up Ferrari. Almeno uno potrebbe lasciare.
La Ferrari da sempre è definita la scuderia dei sogni, quella in cui un po’ tutti vorrebbero approdare almeno una volta nella vita e i motivi di questo sono principalmente due: l’incredibile visibilità che concede e il peso delle vittorie al suo volante. In nessun altro caso si diventa così popolari, ma come sempre accade vi è una contropartita. Lo stress e la pressione che bisogna sopportare sono altissimi, così come sono senza pietà le critiche a cui si viene sottoposti quando i risultati non arrivano. Innegabilmente la monoposto del 2023 non è tra le più forti del lotto e i piloti riescono a fare quel che possono. Gli sviluppi, le componenti nuove, sono centellinati.
A dispetto di quanto sta facendo la concorrenza, in particolare Mercedes e McLaren che nel giro di pochi GP sono passati dalle stalle alle stelle, la Rossa va avanti come una formichina, e mentre gli altri sorridono, arranca e incassa batoste. Dal punto di vista tecnico, la svolta è attesa nella seconda parte di stagione, anche se ormai il campionato è compromesso. Ora il suo target da quarta della generale, è rappresentato più dal tentativo di difendersi dagli attacchi alle spalle, che dall’attacco all’Aston Martin che viaggia al terzo posto.
Piloti in partenza dalla Ferrari. Uno sta già cercano altrove
E’ chiaro che con una situazione del genere, in cui Sainz che è il meglio piazzato, si trova in sesta posizione, e Leclerc in settima, l’umore interno non possa essere dei migliori. Nell’immaginazione di entrambi, c’era la possibilità di battagliare per i successi e le top 3, non certo quella di fare le comparse e soprattutto, alla vigilia dell’annata vi erano state la rassicurazioni dell’ex boss Mattia Binotto a proposito della bontà della macchine e del suo motore. Parole e promesse disattese, che oggi stanno minando la fiducia nel Cavallino.
Di ciò ne è particolarmente convinto Ralf Schumacher il quale, ai microfoni di Sky Deutschland si è soffermato nello specifico sull’attuale condizione di Carlos, spesso protagonista di errori. “Quando lo guardi la sensazione è quella che non creda più nella squadra e voci del paddock dicono che il padre si sia messo alla ricerca di alternativa“, ha affermato.
A suo avviso, ciò che non va sta anche nella sua condotta in qualifica, come in gara. In entrambi i casi troppo poco costante e piuttosto ondivaga, per cui passa da momenti di grande competitività, ad altri incolore.
A quanto pare il Matador, sempre presente all’hospitality di Maranello, avrebbe già cercato di convincere Audi a puntare sul figlio per quando entrerà in F1 nel 2026. E non è detto che, visto l’addio immediato di Alfa Romeo alla Sauber, l’aggancio non possa avvenire prima.
Per il fratello di Schumi però, questa strada non è percorribile, o meglio non sarebbe conveniente per la Casa dei Quattro Cerchi. “Loro hanno bisogno di qualcuno che abbia esperienza, ma che ugualmente lavori per l’equipe e lo spagnolo è troppo poco consistente e falloso. Un esempio lo abbiamo avuto proprio a Budapest quando è andato in testacoda su asfalto umido“, ha chiosato con una bocciatura.