Dover pagare per la sosta della propria auto non piace praticamente a nessuno, ma a volte è necessario soprattutto in città. Se già questo non bastasse, ora è necessario dover sopportare anche un aumento dei prezzi.
Dover pagare per la sosta della propria auto può rappresentare certamente una scocciatura, oltre che un salasso che in molti si risparmierebbero volentieri. A volte, però, non si può fare altro se non ripiegare sulle aree a pagamento, ben sapendo che quelle gratuite in città sono davvero poche e non si può certamente attendere che se ne liberi una se si devono fare delle commissioni urgenti.
L’auspicio di molti automobilisti è che le amministrazioni delle varie località possano rendersi conto della situazione e di come i posti disponibili siano decisamente pochi, in rapporto delle reali esigenze. Solo in pochissime realtà, però, questo è accaduto, anzi a Milano si è arrivati anche ad approvare un aumento dei costi per l’accesso ad Area C. Anzi, chi si aspettava un miglioramento dovrà mettersi necessariamente l’anima in pace, almeno per un po’.
Vita dura per chi deve pagare la sosta auto
Stare alla larga dalle strisce blu, quelle che prevedono la sosta auto a pagamento, è quindi quasi impossibile se non ci sono molte altre alternative dove parcheggiare la propria vettura. Chi è costretto a farlo più volte in una settimana, magari perché il parcheggio si trova vicino al luogo in cui lavora non può esserne certamente felice, visto che, a lungo andare questo può rappresentare un salasso non da poco a fine ese (soprattutto se a questo aggiungiamo le spese per il rifornimento).
Il problema però è destinato a essere ancora più rilevante, tanto per cambiare a spese degli automobilisti. Si prospettano infatti una serie di aumenti per chi parcheggerà, cosa che non potrà certamente fare piacere a nessuno.
Questa volta, però, a finire nel mirino di chi ha preso la decisione non saranno tutte le persone che viaggiano in acchina, ma esclusivamente chi è in possesso di una determinata categoria di veicoli, già in passato finiti al centro delle polemiche: i Suv.
Non sarà però una situaazione di scarsa rilevanza visto che si tratta di uno dei segmenti più apprezzati negli ultimi anni quando si decide di cambiare la propria vettura.
Ecco cosa cambia
L’idea di aumentare i prezzi previsti per la sosta auto solo per chi ha un Suv nasce con un intento ben preciso: disincentivare l’uso e l’acquisto di questo genere di veicoli, ritenuti ingombranti, e potenzialmente più pericolosi rispetto a veicoli di dimensioni minori. Gli unici a essere esenti dall’aumento saranno i modelli elettrici e a emissioni zero che, evidentemente, non incidono sulla qualità dell’aria.
Chi ne ha uno e teme questa novità può però stare tranquillo. Il provvedimento, infatti, riguarda la città di Parigi, che già si è mossa arrivando a eliminare a partire da settembre i monopattini (quelli in sharing). Almeno per ora non è stato comunicato l’entità dell’aumento, ma non è escluso si possa seguire l’esempio di Lione, dove viene applicata una quota differenziata in base al peso del veicolo. L’idea che sembra andare per la maggiore potrebbe prendere in considerazione più aspetti, quali le dimensioni del veicolo, il tipo di motore e la composizione familiare del proprietario dell’auto. Non a caso, non ci saranno variazioni tariffarie per le famiglie numerose perché si pensa che la scelta di avere un Suv sia stata fatta soprattutto per comodità.
Questo non può che preoccupare anche gli italiani, che potrebbero temere di dover andare incontro a una misura simile. Almeno per quanto riguarda i monopatini il rischio è stato scongiurato: non si è infatti arrivati a un divieto vero e proprio, ma a una serie di limitazioni su dove utilizzarli, oltre all’obbligo di targa e assicurazione.