I possessori di auto elettriche hanno alcune regole da rispettare. Ecco cosa non deve essere dimenticato e cosa si rischia se lo si fa.
Come ben sappiamo l’automotive si sta progressivamente convertendo all’alimentazione a zero emissioni, di conseguenza sempre più persone che hanno necessità o voglia di cambiare auto optano per l’elettrico, spesso prendendo sottogamba ciò che questa scelta comporta. Per prima cosa disporre di un veicolo full electric significa non avere la medesima autonomia di movimento che consentono la benzina o il diesel, per cui salvo che ci si sposti solamente in città , se si deve compiere un viaggio, occorre pianificare in anticipo le tappe, in quanto per la ricarica della batteria ci vogliono diverse ore, a differenze dei pochi minuti del carburante.
In secondo luogo, sempre a proposito del recharge, non bisogna sottovalutare la ricerca delle colonnine nella propria zona, o l’installazione delle stesse fuori dalla propria abitazione. Ed è proprio qui che sorge un problema.
Auto elettriche, l’intoppo che non ci si aspetta
Quando si acquista un mezzo al 100% verde e si abita in un condominio, per installare la propria stazione per fare il pieno di energia, è necessario chiedere il permesso. Spesso si dà per scontato che si otterrà il via libera, ed invece non è esattamente così. I condomini possono votare contro la presenza della postazione e l’ingresso di questo genere di automobili per un lasso di tempo breve o lungo.
La ragione non è da ritrovarsi nello scetticismo verso questo genere di tecnologia, quanto nel timore di incendi. Estinguere le fiamme divampate da batterie in litio è tutt’altro che semplice, per cui l’argomento è piuttosto spinoso.
Oggi non esiste una normativa specifica, tuttavia stando alla sentenza della Corte di Cassazione numero 4726 del 2016, se tutti gli inquilini di un edificio si espongono contro l’accesso di macchine e moto elettriche, il divieto è valido.
Quindi il suggerimento prima di procedere all’acquisto è avvisare l’amministratore e mettere all’ordine del giorno dell’assemblea il tema. Se oltre la metà del valore della struttura in termini di millesimi è d’accordo, allora si potrà comprare tranquillamente l’EV ed attivare gli addetti per il montaggio dell’impianto. Va tenuto presente che le spese per l’installazione non spettano al solo proprietario del veicolo, ma sono estese a tutti coloro che hanno fornito il loro consenso e andranno ad usufruire del servizio.
Per quanto concerne il consumo, questo viene suddiviso in base all’utilizzo. Ma vediamo in quanti potrebbero essere interessanti da questa problematica. Attualmente le vetture a spina immatricolate in Italia sono 200mila, con un incremento del 31,93% rispetto al 2022. I marchi che hanno riscosso più successo nel primo semestre del 2023 sono stati Tesla con la sua Model Y e la Model 3, FIAT con la 500e e Mercedes con la sua Smart Fortwo, perfetta per le esigenze di chi si muove in città . Se i costi di acquisto sono elevati, così come lo quelli per l’installazione, una buona notizia per chi compra un’auto non inquinante arriva dall’assicurazione. Consultando il portale Segugio.it emerge che si possono spendere anche meno di trecento euro per un mezzo a cinque porte.