Un modello molto amato della Citroen si appresta a tornare sul mercato. Grande attesa anche in Italia. Ci si aspetta un boom di vendite.
Le city car sono perfette per muoversi nel traffico cittadino e trovare il parcheggio anche nei posti più angusti. Ecco perché in molti le preferiscono ai voluminosi SUV, attualmente di gran moda tra i costruttori. Per rispondere a questa esigenza degli automobilisti, alcune case hanno deciso di riportare in auge i loro modelli più di successo. Tra questi Citroen.
Attenzione però l’auto di cui parleremo non verrà subito diffusa in Europa, ma solo in Brasile, dove è già in produzione dal 2018, mentre arriverà nel Vecchio Continente e nello specifico in Italia solamente in un secondo momento.
Citroen torna con una sua storica City Car
Piuttosto diversa da come era stata concepita e presentata, la C4 Cactus in salsa verde-oro garantisce una maggior libertà di personalizzazione da parte degli utenti finali. Tra i ritocchi effettuati in linea con il gusto del Su America, molto apprezzato è stato l’inserimento delle barre sul tetto, in modo da incrementare la praticità e la capacità di trasporto del veicolo. Anche l’altezza da terra è stata aumentata per agevolare il passaggio sui terreni più dissestati.
Il quadro strumenti è stato digitalizzato e sono stati pure rivisti i finestrini laterali posteriori che ora si possono abbassare, a differenza della variante europea che li prevedeva fissi. I cerchi in lega sono prodotti in due versioni: da 16 e da 17 pollici, per cui il cliente può scegliere a seconda del gusti personale.
Sotto il profilo del look, le graffiature arancioni attorno ai fendinebbia, sugli airbump, gli adesivi del montante C e sotto il marchio sul portellone, rendono questa macchina particolarmente riconoscibile.
Internamente è stato migliorato il sistema di infotainment con uno schermo da dieci pollici per ottenere tutte le informazioni utili, supportato da Android Auto via cavo o in versione wireless Apple CarPlay.
Un display più ampio è unito ad un pad di ricarica, con tre attacchi USB per implementare la connettività e la praticità. Le sellerie sono state rivestite con tessuti più resistenti e il vano portaoggetti reso più ampio e collocato sotto il bracciolo centrale.
Tra le dotazioni di serie non mancano l’aria condizionata automatica, l’ingresso keyless, il bottone Start&Stop per consumare ed inquinare di meno quando si sosta per più di un minuto ad esempio al semaforo, e il Grip Control, utile ad evitare slittamenti. Sul fronte sicurezza sono stati adottati sei airbag. E’ invece interessante notare come l’alimentazione sia ancora solo a diesel e benzina, non essendoci la medesima attenzione all’ambiente che abbiamo in Occidente.
In generale il propulsore è un turbocompresso da 1,6 litri THP capace di erogare 175 cv. Il passaggio da zero a cento km/h avviene in 7,7 secondi con una top speed di 212 km/h. L’architettura si basa sulla vecchia piattaforma PSA PF1. I prezzi partono da 21.813 dollari, ma nel nostro Paese la somma richiesta potrebbe scendere a 20mila euro.
Nella sua versione precedente aveva riscosso successo per la trasmissione automatica che dava l’opportunità a chi era al volante di guidare in maniera più fluida.