Oggi vi parleremo di un curioso modello del passato dell’Audi, che ora è tornato in vita in modo del tutto differente. Ecco le sue forme.
L’Audi è uno dei marchi più amati del mondo, grazie ai tanti modelli che hanno fatto la storia che ha prodotto. Ora, attorno alla casa di Ingolstadt c’è molta attenzione mediatica, visto che dal 2026 arriverà in F1 con un progetto che partirà dall’inglobamento della Sauber. L’annuncio è arrivato al GP del Belgio dello scorso anno, ed entro fine anno girerà al banco la prima power unit.
L’Audi ha dunque deciso di fare le cose per bene, ma certo è che vincere sin da subito, o comunque essere competitivi, non sarà per niente facile. Tuttavia, la casa dei quattro anelli si sta facendo una grande cultura in termini di elettrico, parte fondamentale delle power unit del futuro, ed oggi vi daremo l’ennesima conferma in tal senso. Ecco cosa è stato fatto.
Audi, un mito del passato torna in salsa elettrica
Come avrete capito, l’Audi sta investendo ed anche parecchio sul mondo delle emissioni zero, ed ora ci è arrivata un’ennesima conferma di ciò tramite un lavoro davvero certosino. La casa di Ingolstadt, in occasione del 150esimo anniversario della nascita dello stabilimento di Neckarsulm, ha deciso di omaggiare l’incredibile NSU Prinz, un vecchio modello di auto utilitaria, trasformandola in un gioiellino del tutto elettrificato.
Questa è ormai una vettura d’epoca, un simbolo di rinascita degli anni successivi alla Seconda Guerra Mondiale, dalla quale la Germania uscì a pezzi, e fu acquista da tantissimi tedeschi, i quali non avevano quattrini sufficienti per puntare su auto come la Mercedes o la BMW. Si pensò, dunque, a realizzare un’auto che potesse essere acquistata dal popolo, e la NSU Prinz fece il botto a livello di vendite.
L’Audi ha deciso di trasformarla in un modello elettrico, tramite il duro lavoro di tirocinanti dei corsi di meccatronica, modelleria, meccanica applicata e verniciatura dello stabilimento di Neckarsulm. Così è nata la rilettura in chiave futuristica di questo modello, un prototipo chiamato EP4, con la E che indica l’elettrico, mentre la P4 ricorda il primo modello della Prinz, la NSU Prinz 4.
Nel modello non mancano i riferimento alla vettura storica, visto che troviamo sia dei fari anteriori che posteriori che fanno riferimento a quell’epoca. Inoltre, anche la forma della carrozzeria è stile anni Sessanta e Settanta, con dei paraurti molto muscolosi ed addirittura un’ala posteriore che ha l’obiettivo di rendere l’auto molto più stabile e che possa regalare buone performance sia in fase di staccata che nella gestione in curva.
In passato, questa vettura era equipaggiata da un motore a benzina che era a due cilindri, spinto da 30 cavalli, pari a soli 22 kW. Ora c’è invece un motore elettrico ben più potente, da ben 240 cavalli, pari a 176 kW. Il motore viene da una e-tron del 2020, ed è alimentato da una batteria del Q7 TFSI con tecnologia plug-in ibrido ed a quattro ruote motrici. Insomma, parliamo di un modello unico, che non sarà in vendita, ma resterà un concept davvero molto curioso.