In una F1 in fase di profondo rinnovamento e cambiamento, ci potrebbe essere un clamoroso ritorno ai vertici di un team.
Se c’è un ambiente in continua trasformazione questo è il Circus. Nella massima categoria a ruote scoperte, è un continuo flusso di personale da una scuderia all’altra e anche le figure dirigenziali ad ogni livello, vanno e vengono. Si pensi all’approdo dell’ingegnere Pat Symonds alla Williams dopo essere stato allontanato dalla serie a seguito dell’affaire Singapore del 2008, piuttosto che alla promozione da parte dell’attuale patron della categoria Flavio Briatore al comando dell’area marketing, o a quello di Martin Whitmarsh, un tempo al muretto McLaren, poi uscito di scena e ora protagonista in Aston Martin.
Adesso, in maniera clamorosa potrebbe ripresentarsi un griglia un personaggio emblematico, quasi iconico per lo sport, ma non nella collocazione a cui ci aveva abituato nel suo precedente percorso nella categoria.
Stiamo parlando di Luca Cordero di Montezemolo. Il suo nome è e sarà sempre legato a quello del Cavallino, eppure a sorpresa il suo rientro nella top class potrebbe avvenire altrove. Mandato via in maniera brutale nel 2014 dall’allora presidente della Rossa Sergio Marchionne, il manager bolognese è stato sempre legato al mondo delle competizioni, sin da quando negli anni ’60 partecipava ai rally nelle vesti di pilota. Nel 1973 la conoscenza con Enzo Ferrari che lo volle in squadra per il suo carattere deciso.
Al timone della Squadra Corse, le permise di aggiudicarsi i titoli costruttori 1975, 1976 e 1977, mentre con Niki Lauda si impose tra i corridori nel 1975 e nel 1977. Proprio dopo quest’ultimo risultato verrà chiamato in FIAT e dovrà lasciare Maranello per un po’, per tornarci nel 1991, questa volta alla presidenza.
Sotto la sua gestione arriverà Michael Schumacher e con lui il periodo più florido della Scuderia con i Mondiali marche e driver dal 2000 al 2004.l Nel 2007 con Kimi Raikkonen l’ultimo sigillo tra i conduttori e nel 2008 l’ultimo finora tra i produttori. Il calo delle prestazioni e l’incapacità di riprendersi, porterà alla divisione, con il compianto dirigente italo-canadese ad assumere i pieni poteri fino alla prematura scomparsa avvenuta nel 2021.
Oggi, come detto, il 75enne potrebbe essere di nuovo della partita, non nell’equipe che lo ha messo alla porta, bensì alla verdona. Da quanto si apprende avrebbe già acquistato 4 milioni di dollari di quote. Questione di affari e non solo, essendo amico di vecchia data del proprietario Lawrence Stroll, ai tempi gloriosi di Schumi, partner con il brand di abbigliamento Tommy Hilfiger.
La voce non è esattamente nuova, visto che circola già da tempo ed è legata alla presenza a Silverstone di Fernando Alonso e di Marco Mattiacci, ex boss Ferrari e attualmente responsabile commerciale del marchio britannico. Intervistato da Fanpage.it, l’interessato però smentisce, non solo in merito ad un suo comeback in F1, ma pure per quanto riguarda l’assunzione di azioni.
Tutta una montatura, quindi? E’ molto probabile di noi, ma i prossimi mesi ci diranno la verità. Quello che sembra invece certo è il ritorno di Sebastian Vettel, sebbene non si sappia ancora in qualche veste. Il tedesco, presente al Festival di Goodwood ha confermato di essere in trattativa con Domenicali.
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