Da riluttante comprimaria ad assoluta protagonista della transizione elettrica, la Toyota potrebbe diventare una regina assoluta del mercato con una invenzione spettacolare.
Da sempre promotrice dell’ibrido, ossia motori con una parte termica ed una elettrica, negli ultimi tempi la Toyota ha scelto di cambiare strategia. Inizialmente c’erano forti perplessità sulla diffusione massiccia di infrastrutture per le ricariche delle batterie agli ioni di litio e sulla concreta possibilità , sul mercato mondiale, di vedere vendute EV a prezzi esorbitanti. 
Gli ecobonus hanno trascinato le vendite e, in alcune realtà , le vetture elettriche sono diventate più comuni delle auto termiche. La transizione green non aspetterà l’Italia, restia al passaggio alle auto full electric, ma alcune perplessità sono lecite. Forti dubbi ruotano sul mercato dell’usato delle EV, data la perdita di valore con estrema velocità e sempre con il rebus del cambio batteria a cifre da capogiro.
Inoltre, alle nostre latitudini, non tutti possono consentirsi il montaggio di una colonnina di ricarica domestica. Chi ha scelto una EV viene, comunemente, riconosciuto come un early adopter. Ossia consumatori che hanno adattato la propria vita all’esigenze del bene di consumo. Ciò vuol dire cambiare le proprie abitudini per rispondere a funzionalità e tempistiche di ricarica lunghissime. Tutto ciò non può che rendere ancora complicata la diffusione massiccia delle auto elettriche.
Inoltre, in un momento di profonda crisi economica, risulta difficile immaginare l’esborso di grosse cifre anche per una city car alla spina. Il dibattito sui prezzi e i tempi di ricarica continua a tenere banco. La Toyota, con un nuovo CEO al comando, potrebbe avere la soluzione ai tantissimi problemi.
La rivoluzione elettrica di Toyota
Il primo produttore di auto al mondo, leader nel segmento dei SUV, non ha solo deciso di lanciarsi con coraggio nel settore delle EV, ma di stravolgerlo radicalmente con la produzione di una speciale batteria a stato solido. I tecnici Toyota assicurano che la propria batteria a stato solido garantirà sino a 1.200 km con una sola carica, in appena 10 minuti. 
Keiji Kaita, responsabile della Ricerca & Sviluppo della casa fondata da Toyoda, in una intervista al The Guardian ha spiegato che la strategia è cambiare il mercato con il lancio di una nuova batteria perché quelle attuali risultano pesanti, costose ed eccessivamente grandi. Con una batteria più leggera, economica e pratica le vendite potrebbero schizzare alle stelle. Di fatto oggi le EV sono viste con sospetto anche per il differente approccio alla guida. Non tutti sono disposti a cambiare il proprio stile per adeguarsi ad un handling non da sogno.
In accelerazione le auto elettriche sono eccezionali, ma nei tratti misti emergono dei limiti oggettivi. Con Toyota l’autonomia sarebbe enorme e ciò annullerebbe molti patemi agli acquirenti. Già diverse società come QuantumScape, Solid Power, Factorial e StoreDot hanno iniziato a lavorare su tali progetti. L’ingresso di Toyota potrebbe far saltare il banco. Il costruttore giapponese ha tutto per riuscire in una tale impresa che, al netto delle dietrologie sull’elettrico, la consoliderebbe al vertice del mercato per le prossime generazioni.