Rivoluzione totale nel mondo dell’automotive. Addio ai classici distributori di benzina, ecco come li vedremo a breve
Il prossimo futuro del mondo Automotive ci risulta alquanto ignoto, nonostante la quantità di notizie e di nuove idee innovative, arrivare alla definizione di quale auto guideremo nel giro della prossima decade è una questione ancora molto lontana dal trovare una soluzione. Si sta parlando dell’elettrico già da parecchi anni, eppure sembra che si stenti ancora a far decollare questa nuova modalità di guida.
Le problematiche relative a questo immane cambiamento della mobilità umana sono molte e di difficile risoluzione, tutto ciò che conosciamo per certo è che dal 2035 non si potrà più avere un veicolo che inquina in modo diretto l’ambiente. Ciò significa che il cambiamento non riguarderà solo le auto in senso stretto, ma tutto il comparto Automotive, con i suoi annessi e connessi. Ecco che spunta la una domanda lecita: in un mondo full electric, cosa succederà ai distributori di benzina?
L’incerto futuro delle pompe di benzina
La domanda che ci siamo posti è scottante: cosa succederà quando non ci saranno più auto a benzina? Come verranno sostituite le migliaia di stazioni di servizio con distributori sempre in funzione ai lati delle nostre strade e autostrade? La cosa, a pensarci, fa già venire un po’ di nostalgia; e infatti, il futuro di questi distributori è davvero molto incerto, soprattutto con l’avvento della mobilità full electric che comprende la sola presenza di colonnine di ricarica nella zona di parcheggio, che fine faranno le pompe di benzina?
Se solo ci mettiamo a fare un paio di calcoli, le stazioni di servizio sparse per tutta l’Italia (stiamo parlando quindi di una porzione molto piccola del mondo) sono circa 21.000 solo sulle autostrade italiane; se poi consideriamo i distributori delle strade statali, delle strade cittadine e di quelle più periferiche, fare un calcolo preciso diventa impossibile. Di queste stazioni di servizio, solo alcune presentano già le colonnine di ricarica per i veicoli elettrici che, si stima, siano solo 30.000 in tutta Italia.
La questione si fa spinosa se iniziamo a pensare anche a quante persone ci lavorano e quanti futuri disoccupati potrebbe creare la modalità full electric. Ma evadiamo questo discorso e facciamo maggior chiarezza su cosa ne sarà dei distributori di benzina e diesel dal momento che ci stiamo preparando a una viabilità green e a zero emissioni.
Transizione o abbattimento?
Il tema è già molto dibattuto per il Governo centrale, che tenta di capire quali potrebbero essere le sorti di questi migliaia di centri di rifornimento che, nel giro di qualche anno potrebbero diventare dei musei a cielo aperto, reliquie di un passato non troppo lontano, come lo sono adesso le poche cabine telefoniche pubbliche per le strade. Si sta parlando di alternative a emissioni zero con carburanti e-fuel, qualcosa che deve essere erogata da una pompa, come la benzina oggi, ma che non inquina e non rilascia CO2. Di certo, questa sarebbe una delle soluzioni che prevede una transizione delle pompe di benzina a pompe di erogazione di carburante green.
Ma, considerando che siamo ben lontani da sperimentare in modo sicuro un carburante a zero emissioni, come l’idrogeno, per ora questa ipotesi rimane un sogno nel cassetto. La transizione sembra quindi l’ipotesi meno plausibile al giorno d’oggi; l’ipotesi più probabile sarà invece quella dell’abbattimento, secondo alcune fonti, che prevedrà la sostituzione permanente delle pompe di benzina per delle colonnine di ricarica.
Dare una risposta definitiva è impossibile per il momento, inoltre, ci pare di capire che la vera e propria transizione avverrà nel 2035, ma avrà un tempo di rodaggio molto lungo prima che si passi realmente a una mobilità full electric o green. Quindi, per ora nulla cambierà nei nostri distributori di benzina, se non la presenza di un numero maggiore di colonnine di ricarica per auto elettriche.