La “Banda del Game Boy” è tornata in azione e sta rubando sempre più auto: attenzione dunque a questo pericoloso stratagemma.
Se siete dei neopatentati è probabile che del Game Boy abbiate sentito parlare come di qualcosa di rivoluzionario ma anche che lo vediate più che altro come un tassello della storia della cultura pop e del mondo videoludico, di cui a malapena conoscente l’aspetto. Tuttavia si è trattato di una console che ha segnato un’epoca e la sua forma è ben presente a tutti gli adulti.
La truffa di cui stiamo parlando non prevede davvero l’utilizzo della prima console portatile di Nintendo (il cui unico utilizzo al di fuori del mondo del gaming è stato nel mondo della musica), ma di un aggeggio che ne ricorda vagamente la forma e che per comodità le autorità hanno soprannominato “Game Boy”. Chiarito che nessun dispositivo elettronico made in Kyoto è stato utilizzato per fini sconvenienti, addentriamoci in quella che è una notizia non piacevole per i possessori di auto.
Il problema infatti è che lo strumento in questione è un dispositivo di apertura d’emergenza chiamato ‘SOS Autokeys’ prodotto da un’azienda bulgara e che è perfettamente legale. L’azienda infatti lo ha creato come strumento definitivo da fabbro per aprire una serratura quando sono state perse le chiavi, un metodo che causa il minor danno possibile quando ci si trova in questa situazione non piacevole.
Il fatto che SOS Autokeys sia un oggetto legale lo rende facilmente reperibile e dunque pericoloso per chi possiede un’auto (anche se il costo di 20mila euro potrebbe escludere molti). Negli anni sono state numerose le segnalazioni di furti d’auto avvenuti grazie al “Game Boy” e i ladri del mondo sembrano essersi scambiati le informazioni, visto che con il passare del tempo il metodo è stato importato in vari Paesi.
La serie di furti più recente, almeno 30 Mitshubishi Outlander rubate nell’ultimo periodo, si è verificata nel West Yorkshire, nel Regno Unito. Altre segnalazioni sono arrivate dalla Spagna ed il pericolo è che ben presto questo metodo possa arrivare anche da noi. Il problema è che attualmente nessuna casa automobilistica pare sia riuscita a contrastare il “Gameboy” efficacemente. Alcuni consigliano di installare in auto un dispositivo CANlock, il quale utilizza la rete CANbus che gestisce i principali sistemi delle automobili moderne e dovrebbe riuscire a schermare l’auto dall’azione dello strumento.
In Italia per un furto d’auto viene impiegato già meno di un minuto, questo dispositivo consentirebbe ai malintenzionati di velocizzare ulteriormente il tutto, per altro offrendo copertura da sguardi indiscreti. Sì, perché una volta azionato il “Game Boy”, questo lavora per trovare i codici di apertura del mezzo e quando ci riesce permette di aprire l’auto senza che venga commessa nessuna azione sospetta. In pratica dall’esterno sembra che chi sta entrando nel mezzo sia il legittimo proprietario.
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