Prosegue il testa a testa tra la FIA e i team di F1 per l’ingresso di nuovi marchi. La data fatidica per la soluzione è vicina.
Le squadre attualmente protagoniste nel Circus hanno ripetuto a più riprese di non essere per nulla d’accordo con l’ipotetico innesto di new entry. La ragione è meramente pratica ed economica. Nessuno è disposto a rinunciare a parte della torta e agli introiti che la categoria distribuisce ogni fine stagione. Ecco perché, come raramente è successo più o meno tutti i team si sono dimostrati coesi, anche se con qualche eccezione.
In particolare il CEO della McLaren Zak Brown, forse per i suoi ampi interessi nell’americana IndyCar, aveva aperto all’ingresso di Andretti, un nome altisonante per il motorsport, che sulla carta avrebbe dovuto essere lusinghiero per le F1 avere tra le sue fila. E invece, almeno per ora, è arrivata sempre la ferma opposizione da parte del gruppo, assolutamente contrario alla sua presenza.
Secondo il responsabile del muretto Mercedes Toto Wolff, accettare l’approdo di un cognome e non di un brand famoso sul mercato automobilistico sarebbe stato un danno, in quanto si sarebbe risolta come una presenza fine a sé stessa, senza risvolti marketing o pubblicitari. In sintesi, non avrebbe portato alcun afflusso di denaro.
Dunque, festa finita e discorso chiuso verrebbe da dire. Nient’affatto. La Federazione Internazionale nelle settimane di silenzio sulla questione, ha continuato a lavorare nell’ottica di un ampliamento dei numeri e questa volta potrebbe avercela fatta.
Di sovente in passato si è vociferato di nuovi arrivi. Da ipotetiche equipe inglesi, spagnolo e perfino asiatiche, ma i propositi si sono dissolti assieme alle parole. Oggi però il presidente federale Mohammed Ben Sulayem in un’intervista alla Associated Press lo ha detto chiaro e tondo, nessuno può negare ad un team di iscriversi al campionato se soddisfa i criteri stabiliti.
Ma non solo, il successore di Jean Todt si è sbottonato su chi vorrebbe accettare e ovviamente è proprio la storica famiglia da corsa. A pesare in positivo sulla sua candidatura sarebbe il colpo di reni avvenuto quando tutto sembrava perduto, rappresentato dall’accordo con General Motors. L’azienda andrebbe a sposare il progetto sotto il profilo tecnico e finanziario, portando al debutto nella top class a ruote scoperte il marchio Cadillac.
“Come potrei rifiutare un colosso come GM? Sarebbe contrario al buon senso. Se dovesse inserirsi con Michael (Andretti) sarebbe un bene per tutti noi“, ha affermato deciso.
In realtà le richieste sarebbero state addirittura cinque e le più interessanti sarebbero quella dell’Hitech GP e del Panthera Team Asia proiettati verso il 2026, quando la massima categoria vivrà una fase rivoluzionaria sotto il profilo delle power unit. Per quanto concerne invece l’equipe a stelle e strisce, l’ingresso dovrebbe concretizzarsi nel 2025 e il processo formale sarebbe già stato avviato. A darne conferma il capo motorsport di General Motors Eric Warren che, alla NBC, ha confidato di essere al lavoro sulla monoposto così da poterla schierare fra due anni.
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