La Formula 1 è la massima serie automobilistica, ed oggi vi sveleremo quello che è il destino delle grandi auto del passato. Tutta la verità.
I fan del mondo dei motori sognano di guidare un’auto di Formula 1, cosa che è riservata solo a pochissimi fortunati oltre che ai piloti. Infatti, queste auto hanno dei costi assurdi, che nel caso di quelle più recenti, legati alla presenza della power unit ed a progetti sempre più complessi, hanno richiesto delle spese elevatissime a tutte le squadre, e così guidare questi gioielli resterà sempre un sogno.
Tuttavia, come vedremo a breve, la Ferrari ha deciso di puntare sulla vendita delle vetture di Formula 1 del passato, che è ovviamente riservata a pochi miliardari. A questo punto, andiamo a vedere quello che è il destino delle gloriose monoposto di tanti anni fa, che possono finire nei garagi di persone, apparentemente normali, ma che hanno un potenziale economico fuori dalla media.
Le Formula 1 del passato non vengono di certo gettate via, considerando che sono un pezzo di storia delle quattro ruote, dalla prima all’ultima. Quella che, senza dubbio, le riserva il destino migliore è la Ferrari, che nel 2005 ha creato il programma F1 Clienti. In sostanza, coloro che sono in possesso di grandi quantità di denaro, hanno la possibilità di acquistare queste vecchie auto e di portarle anche in pista.
Infatti, a Maranello si è pensato ad un modo per valorizzare le vecchie Formula 1, e tutti possono seguire questi vecchi gioielli in pista durante i Ferrari Racing Days, che vengono svolti sui tracciati di tutto il mondo quando corre il Ferrari Challenge. In queste occasioni, è possibile trovare le più belle auto della storia del Cavallino, dalla più vincente a quella che ha anche deluso, ma che comunque ha fatto la sua parte in questi 70 anni.
Tanto per farvi capire, le più gettonate sono sicuramente auto come la F2004, campionessa del mondo con Michael Schumacher in quell’anno o la F2002, ma non manca chi è un grande appassionato delle Rosse degli anni Novanta. In queste occasioni, infatti, potrete vedere dal vivo la 412 T2, del 1995, che vinse solo una gara, con il grande Jean Alesi in Canada.
Ultimamente, si è vista in pista anche la SF70H, ovvero l’unica ibrida che è stata venduta ad un privato, guidata nel 2017 da Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen. Le auto dotate della power unit vengono poco acquistate, perché costano cifre abnormi, e sono molto più complesse da mettere a punto viste le loro complicazioni tecniche.
Nessun’altra squadra è dotata di un programma come quello della Ferrari, e tutti gli altri team le posizionano, in genere, nel loro musei. Il più bello, in tal senso, è sicuramente quello della McLaren nella storica sede di Woking, al cui interno si respira la storia delle quattro ruote. La Mercedes le posiziona nel suo centro di Stoccarda, un altro museo a dir poco strepitoso, mentre la Red Bull sfrutta l’Hangar 7 di Salisburgo, in un aeroporto a pochi chilometri dalla città austriaca.
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