Il momento del rinnovo patente viene dato quasi per scontato, come se fosse un atto dovuto, ma non è così. È bene fare attenzione a quello che si fa se non si vuole correre il rischio di non avere più la licenza.
Spostarsi in macchina per alcuni è una necessità quotidiana, specialmente se non si hanno altri modi per raggiungere il proprio posto di lavoro. Per poterlo fare è però indispensabile non solo avere un mezzo funzionante, ma anche avere tutti i documenti necessari in regola. È proprio per questo che è bene effettuare il rinnovo patente nei tempi previsti ed evitare così di essere fermati dalle forze dell’ordine con un certificato ormai scaduto.
La frequenza con cui effettuare la procedura, che prevede il controllo della vista direttamente in autoscuola, può variare a seconda degli anni. Questo si basa su un principio importante: con il passare degli anni la vista potrebbe affievolirsi, proprio per questo diventa necessario effettuare il controllo in maniera più frequente.
Sottovalutare il momento del rinnovo patente, seppure si tratti di un esame non del tutto complesso, sarebbe sbagliato. L’obiettivo è infatti quello di permettere la circolazione a persone che non hanno problemi di vista, cosa ritenuta fondamentale per ravvisare in maniera tempestiva eventuali pericoli che possono presentarsi sul percorso.
Chi sa di avere qualche problema di visione dovrebbe prima effettuare un controllo dall’oculista, che potrà indicare se sia necessario portare le lenti in maniera stabile. Se questo dovesse accadere, anche nel documento sarà indicato l’obbligo di lenti quando ci si mette alla guida. Attenzione, però, se si dovesse essere fermati senza occhiali si andrà inevitabilmente incontro a una sanzione.
Tra un rinnovo patente e l’altro può passare diverso tempo (massimo 10 anni se non si sono ancora compiti i 50 anni), proprio per questo potrebbe essere cambiata la situazione generale di salute della persona interessata. A quel punto si dovrà comunicare cosa sia accaduto, ben sapendo che alcune patologie possano avere influenza anche sulla condotta di guida.
Ma quali sono i malesseri che si dovrebbero comunicare al medico al momento del rinnovo patente? Il riferimento è a disturbi cardiovascolari, patologie cardiache, diabete mellito e problemi neurologici, oltte a diversi altri disturbi che si pensa possano influire sulla condotta al volante, al punto tale da ridurre il livello di concentrazione. In caso di dubbio è quindi bene essere sempre precisi, al massimo spetterà alla persona incaricata indicare che quella determinata situazione non rappresenta un problema.
Questo in genere non influisce sul rinnovo, anche se potrebbe essere necessario presentare un certificato da parte del medico che ha in cura l’intestatario della licenza con tutte le indicazioni su come la malattia possa influenzare sulla sua quotidianità.
Stare in silenzio può inoltre essere fonte di problema nel caso in cui si dovesse essere coinvolti in un incidente. La compagnia assicurativa, infatti, potrebbe rivalersi su questo aspetto e ritenerlo motivo per non garantire un risarcimento, anche se dovuto. Avere dichiarato il falso può anche, è bene ricordarlo, avere risvolti anche sul piano penale.
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