La mobilità urbana si arricchisce con protagonista grande nelle prestazioni e piccola nelle dimensioni: adesso tutti vogliono questa City Car
Ricerca e tecnologia italiana, manifattura cinese. Tutto questo in due sole parole si traduce nella XEV Yoyo, interessantissimo quadriciclo elettrico ideale per la mobilità urbana. Il progetto è del Politecnico di Torino, ma la produzione è cinese e il risultato adesso è sotto gli occhi di tutti. 
Perché siamo arrivati al primo restyling del modello che sposa perfettamente le esigenze della mobilità urbana efficiente e pulita con quella di una comodità anche nel cercare parcheggio. Così quello che la Smart ForTwo ha insegnato, gli altri hanno sviluppato ed evoluto.
Lo dimostra la XEV Yoyo 2023 che ha diverse caratteristiche uniche, a cominciare dalla sua progettazione. La carrozzeria infatti è realizzata tramite un processo di stampa 3D e questo la rende ancora più interessante.
Nella seconda generazione le dimensioni sono rimaste invariate. Quindi una lunghezza di 253 centimetri, una larghezza di 150 centimetri e un’altezza di 153 centimetri per un passo complessivo di 168 centimetri.
Anche l’estetica è rimasta la stessa, riconoscibile già al primo impatto. Le forme sono certamente curiose ma anche intriganti. E soprattutto la rendono unica, perché può essere guidata con una patente di tipo B1 a partire dai 16 anni di età. Ecco perché, soprattutto per coinvolgere un pubblico più giovane, la gamma propone una varietà di colorazioni inedite, come il mochaccino che richiama la bevanda o il verde lime.
XEV Yoyo 2023: allestiemnto e prezzi, si sono tante caratteristiche vincenti
Le vere novità sono legate alle motorizzazioni. Anche questa seconda generazione presenta un motore sincrono a magneti permanenti da 7,5 kW e batterie LFP da 10,4 kWh. Ma nel frattempo sono arrivate alcune modifiche che ne migliorano l’efficienza.
In particolare come fa sapere il costruttore l’autonomia è aumentata del 15% rispetto alla versione precedente, per un un totale di 172 chilometri (erano 150 prima). Tutto questo è possibile grazie al sistema di frenata rigenerativa rinnovato e ottimizzato. 
In più sono state modificate le sospensioni ed è stato anche introdotto il servosterzo elettrico nei modelli più avanzati. Quanto alla ricarica di questo modello 100% elettrico, rimane la possibilità di effettuare il battery swap (ma solo per le flotte di car sharing).
Di cosa stiamo parlando? Battery swap significa la sostituzione della batteria scarica dell’auto elettrica con una carica, un’alternativa alla ricarica alla colonnina o alla wall box domestica. Il produttore sta verificando la possibilità di allargare il servizio anche ai privati e potrebbe aprire le prime stazioni di ricarica entro fine 2023.
Molto interessante è anche il nuovo monitor centrale da 10 pollici, con una grafica e funzionalità aggiornate comprensivo di radio,ma solo con interconnessione con uno smartphone. È presente anche la compatibilità con Android Auto e Apple CarPlay. Entro fine anno dovrebbe anche debuttare la app per la gestione da remoto di alcune funzionalità. In particolare controllo autonomia residua, pre-climatizzazione, chiusura e apertura portiere e altro.
Altra novità importante è che per la prima volta sarà disponibile con quattro diversi allestimenti:
- Yoyo Easy: di serie monitor da 7″ e varie colorazioni per la carrozzeria, prezzo da 16.990 euro.
- Yoyo City: monitor centrale fino a 10″, prezzo da 17.970 euro.
- Yoyo Tech: in più c’è il servosterzo elettrico, prezzo da 18.860 euro.
- Yoyo Premium: cerchi in lega da 15″, prezzo da 19.300 euro.