La rivoluzione elettrica in Italia sembra proprio non voler partire. La decisione definitiva ha sorpreso tutti
Nonostante i vari miglioramenti ottenuti in questi anni per quanto riguarda colonnine di ricarica e batterie con sempre maggiore autonomia, sembra proprio che gli italiani non vogliano sentir ragioni: le auto elettriche faticano ancora troppo a entrare nelle abitudini quotidiane del Bel Paese. Troppi cambiamenti, forse, avvertiti come pericoli al comfort rispetto alle auto a benzina o diesel, ma il 2035 non è poi così lontano.
E quindi, se gli incentivi aggiunti non bastano a convincere gli acquirente a questa svolta nei modi di muoversi in Italia, gli scienziati si sono messi all’opera per capire come fare per aumentare la percentuale di acquisti di auto elettriche sul mercato (ad oggi fermo al 4%). Scoperta quindi un’alternativa davvero favolosa alle batterie a litio. Scopriamola nel dettaglio.
Batteria elettrica a ricarica istantanea
Secondo le ultime ricerche scientifiche pubblicate, una svolta decisiva per incentivare il mercato elettrico arriva proprio dalla fisica quantistica ed è qualcosa che non ci saremmo mai aspettati, sembra fantascienza! Per tutti coloro che sono ancora scettici riguardo al passaggio all’elettrico, c’è una novità che potrebbe fargli cambiare idea: la batteria a ricarica istantanea! Con questa scoperta, potrai ricaricare l’auto giusto per il tempo di una tazza di caffè. Davvero strepitoso, ma come funziona?
La ricerca è stata condotta proprio in Italia e il merito si deve a due studiosi dell’Università di Pisa, Marco Polini e Vittorio Giovannetti; i due ricercatori, dopo alcuni anni di studio all’estero, hanno intrapreso questo viaggio nella fisica quantistica e hanno trovato una soluzione innovativa e versatile per le batterie delle auto elettriche.
Secondo i dati raccolti, diciamo ufficialmente addio alle batterie con i detrattori, con tempi di ricarica abbastanza lunghi, per accogliere una batteria istantanea che si ricarica in pochi secondi. “L’era elettrica che gestisce l’energia sulla base di principi elettrochimici ha dei limiti. Il processo di carica è, in termini assoluti, “lento”, perché vincolato al tempo necessario per lo svolgimento delle reazioni elettrochimiche” ha spiegato Polini prima di presentare i dettagli della scoperta. I due scienziati hanno quindi intuito la presenza del qubit la batteria quantistica.
Il Qubit e l’evoluzione dell’elettrico
Per capire bene cosa sono i qubit basta sapere che si tratta di piccole particelle fisiche caratterizzate da diversi livelli di carica elettrica che, se separati, possono essere facilmente controllati secondo un processo dinamico. In questo modo, utilizzando questa forma di energia, la batteria dell’auto può essere ricaricata in tempi rapidissimi aumentando il numero dei qubit presenti, separandoli.
Lo studio è ancora nella sua fase embrionale, ma già sono stati effettuati esperimenti pratici ed è stata istituita una fondazione, la Enea Tech che ha l’obiettivo di racimolare fondi per dare maggior spazio alla ricerca. Dopo che la tecnologia verrà brevettata, è già pronta una sturtup, la Planckian, che produrrà i primi prototipi di queste batterie istantanee.