Spuntano nuovi retroscena riguardanti l’incidente di Casal Palocco a Roma dove ha perso la vita il piccolo Manuel di soli 5 anni che viaggiava nella Smart travolta dalla Lamborghini Urus
Proseguono le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente dello scorso 14 giugno a Roma dove ha perso la vita il piccolo Manuel di 5 anni. La Smart guidata dalla mamma del bambino è stata travolta da una Lamborghini Urus guidata da un ventenne, Matteo Di Pietro, proprietario di un canale Youtube con più di 600mila iscritti.
Il ragazzo era intento con i suoi amici a riprendere una challenge social consistente in 50 ore da passare consecutivamente dentro un’auto. L’auto in questione era una Lamborghini Urus noleggiata dai ragazzi presso la società di autonoleggio Skylimit. Il ragazzo è indagato per omicidio stradale ma, mentre proseguono le indagini delle forze dell’ordine per chiarire le responsabilità di ognuna delle persone coinvolte, a lasciare senza parole sono alcuni retroscena che stanno emergendo nella vicenda.
Stiamo parlando dell’attacco subito dalla società di autonoleggio in particolare nella figura del suo titolare, Gabriele Morabito. Con un post sulla pagina Facebook ufficiale della società Morabito ha voluto far sapere quanto sta accadendo in danno della sua persona e dei suoi familiari.
Il messaggio social della Skylimit
Minacce di morte al titolare e alla sua famiglia, ai suoi figli, il tutto per aver noleggiato quell’auto ai ragazzi di The Borderline. “Siamo scossi e addolorati della tragedia consumatasi”, si legge nel post. “Il nostro codice della strada permette a chi ha la patente da più di un anno di guidare qualsiasi tipo di auto senza alcuna restrizione. Non siamo in alcun modo co-responsabili, continuare a ricevere minacce di morte nei confronti nostri e dei nostri figli, crediamo sia qualcosa di intollerabile” .