La piccola utilitaria francese che sembra tanto pacifica diventa un vero mostro in questa versione estrema del tuner Sbarro: controllarla in pista è una faccenda per gente con i nervi d’acciaio…
Chi conosce veramente bene il mondo delle automobili sportive non può non aver mai sentito parlare dell’estroverso tuner Franco Sbarro: questa azienda dedicata soprattutto alla produzione di veicoli ad alte prestazioni fondata in Svizzera ha messo in strada vetture davvero interessanti come la Sbarro GTB – in pratica una Ferrari utilitaria – ma anche molto brutte come la Autobau che non è esattamente il capolavoro del marchio.
Quello che vedremo oggi tuttavia potrebbe facilmente essere ricordato come il progetto più incredibile e forse anche pazzo mai messo in piedi dal marchio elvetico. Al centro di tutto, la piccola Citroen C1, citycar a quattro posti low cost del marchio francese disponibile anche sul mercato italiano fin dai primi del duemila e molto diffusa in tutta Europa per le sue grandi qualità e la sua versatilità.
Considerando che parliamo di un’automobile da città, non ci dobbiamo sorprendere se la C1 monta un motore che è tutto meno che performante per una vettura da corsa: abbiamo a che fare con un tre cilindri da 68 cavalli di potenza che non vincerà alcuna competizione e che risulterebbe competitivo giusto se montato su una moto. Ma Franco Sbarro aveva le idee molto chiare.
Citroen Sbarro Espera GT, un piccolo peperino
La Citroen Sbarro Espera GT è una piena dimostrazione del fatto che un tuner sufficientemente competente può trasformare anche la più pacifica delle utilitarie in un vero mostro capace di aggredire la strada con grande personalità. Non a caso, si tratta di una delle utilitarie più potenti e veloci che si siano mai viste nel nostro continente.
Dal punto di vista estetico, l’auto è diventata una protagonista di Need for Speed con cerchi Oz modificati, un’assetto ribassato, minigonne e soprattutto quelle portiere ad ala di gabbiano che rendono tutto così poetico… i sedili posteriori sono stati rimossi, così come qualsiasi optional di serie che potesse aggiungere peso all’auto che mira solo ad essere più veloce possibile.
Il propulsore arriva dalla “sorellona” da competizione ovvero la C2 VTS che è la versione sportiva della classica utilitaria del marchio francese, un motore da 1.6 litri di cilindrata per 125 cavalli che fa letteralmente volare la piccola di casa Citroen: la vettura così allestita – secondo il costruttore – può tranquillamente raggiungere i 210 chilometri orari. La domanda è, volete provarci davvero?