Una triste notizia scuote il mondo dei motori. La morte del pilota ha fatto breccia nel cuore di tutti gli appassionati
Certe notizie sono sempre difficilissime da affrontare e da commentare. L’uomo si trovava in pista quando ha accusato un malore ed è stato trasportato d’urgenza in ospedale. Purtroppo, poi, è deceduto e con lui, dopo quattro ore, anche la compagna. 
L’orario del decesso è mezzogiorno, per lui, e alle ore 16, per quanto riguarda lei. A parlare della situazione e delle dinamiche dell’accaduto è stato il fratello della fidanzata, che ha affermato quanto i medici abbiano provato a fare di tutto per poterla salvare. “Domenica le hanno somministrato l’adrenalina e sembrava stesse bene”, ha detto l’uomo. “Poi, però, il lunedì si è recata all’Università, per seguire un corso, ma è la notte stessa che ha iniziato ad accusare dei gravi sintomi”, ha poi aggiunto.
Addio a Douglas Costa e consorte: come sono morti
Parliamo di Douglas Costa, quarantaduenne, e della fidanzata di appena 36 anni. Il loro decesso è da attestarsi all’8 giugno, ma la notizia sta facendo parecchio rumore in Italia negli ultimi giorni. La competizione in cui era impegnato il talento brasiliano era dedicato alle auto GT della Mercedes, dove l’uomo ha iniziato ad accusare i primi sintomi di una malattia molto grave. Prima la febbre, poi il dolore e, infine, le eruzioni cutanee hanno obbligato lo staff a fermare la sua gara e a chiamare i soccorsi.
Molto probabilmente, la causa dei due decessi è da affibbiare al morso di una zecca, che è in grado di trasmettere un tipo di batterio del genere Rickettsia. La ragazza è stata posta in terapia intensiva il martedì, dopo esser stata ricoverata in ospedale il lunedì. La morte è sopraggiunta il giovedì, alle ore 16, appena 4 ore dopo il decesso di Douglas Costa. 
I due sono stati colpiti dalla febbre maculosa delle Montagne Rocciose, una specie di malattia infettiva che viene provocata dal morso di una particolare zecca, definita stellare. La coppia, il 27 maggio, si era recata insieme ad una gita, svolta nell’entroterra brasiliano. Il loro itinerario li ha portati a passare per due zone rurali situate a Campinas e a Monte Verde, situate a Minas Gerais, distanti 93 chilometri dalla città di San Paolo. Molto sicuramente, è proprio lì che hanno subito l’attacco da parte della zecca, che poi ha provocato la loro morte.