Quello di snaturare la F1 sta diventando lo sport preferito di Liberty Media, ed ora c’è una notizia assurda. Ecco cosa può accadere.
Il mondiale di F1 nel 2023 non sta regalando emozioni esaltanti, visto che Max Verstappen e la Red Bull sono in totale controllo della situazione. Il team di Milton Keynes, sino ad oggi, ha vinto tutte le gare disputate, e nel corso dell’ultimo anno (parlando di 12 mesi e non di stagione di gare), ha portato sempre a casa il trofeo dei vincitori, tranne che per il Gran Premio del Brasile corso a novembre, in cui si impose la Mercedes con George Russell.
Una superiorità così è disarmante e non lascia la minima speranza alla concorrenza, ma anche a chi segue con passione la F1. Ogni domenica, infatti, la battaglia è relativa alla seconda posizione, perché il campione del mondo non ha alcun rivale, e da ben 224 giri comanda le gare. Per la precisione, è dal finale del Gran Premio di Miami che Verstappen non cede la leadership agli inseguitori, avendo condotto, per intero, gli appuntamenti di Monte-Carlo, Barcellona e Montreal.
Nonostante questo, personaggi come Stefano Domenicali, nel suo pieno interesse, continua a parlare di uno sport spettacolare e che non è mai stato a questi livelli, ma con tali affermazioni può conquistare solo i nuovi fan, non certo gli appassionati storici che ricordano la vera essenza di questo sport, ormai profanato e trasformato in uno show televisivo e che non attrae più i veri amanti dei motori.
F1, si pensa a correre alcune gare al sabato
La F1 si sta snaturando sempre di più, e nelle ultime ore sono emerse alcune possibili novità che non faranno altro che peggiorare le cose. Per quello che riguarda la stagione 2024, oltre ad un probabile ritorno del Gran Premio della Cina, che manca ormai dal 2019, si pensa a gareggiare, in alcune occasioni, nella giornata di sabato, e ciò vale per le gare del Bahrain e dell’Arabia Saudita.
Il tutto sarebbe stato pensato per lasciare la domenica libera, in quanto si corre in paesi arabi, e nei periodi della gare di F1 ci sarà il Ramadan. Inoltre, Stefano Domenicali ha parlato anche di novità per ciò che riguarda le gare europee, con alcuni appuntamenti che potrebbero fare a rotazione nel corso degli anni, cosa che, ovviamente, andrebbe a ridurre il numero di tappe nel vecchio continente. A questo si aggiunge anche la volontà di non correre più due gare nello stesso paese, cosa che preoccupa e non poco gli appassionati italiani.
Dal 2020 infatti, in Italia si corrono due tappe, ovvero il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna ad Imola e quello d’Italia a Monza, cosa che presto potrebbe essere eliminata. Tuttavia, vedremo se questo discorso varrà anche per gli Stati Uniti d’America, dove si corre ad Austin, a Miami e, da quest’anno, anche a Las Vegas. Siamo certi del fatto che questi eventi non verranno toccati, mentre Monza ed Imola dovranno alternarsi, a conferma di uno sport ormai giunto al capolinea.