Nel paddock della MotoGP serpeggia una ipotesi sconvolgente: un pilota potrebbe pensare all’addio a fine campionato.
Il campionato del mondo di MotoGP 2023 sta riservando diverse sorprese, non solo in quanto a risultati, ma anche per il numero di infortuni. Esemplare il caso Honda, dove Joan Mir, Alex Rins e Marc Marquez hanno dato forfait anche ad Assen, nonostante l’uscita del pluricampione di Cervera nella sola gara sprint del sabato. Il nuovo format della classe regina finisce nel mirino e le cadute sono all’ordine del giorno.
Già nella prima gara di apertura stagionale a Portimao sono rimasti ko Enea Bastianini, in seguito ad un contatto con Luca Marini, poi rientrato in occasione della tappa di casa al Mugello. Resta ancora fuori, invece, Pol Espargaró, che dopo l’incidente nella seconda sessione di prove libere all’Algarve ha rimediato una contusione polmonare, diverte fratture alle vertebre e alla cervicale, una alla mandibola e un serio problema all’orecchio che ha richiesto di intervenire chirurgicamente.
Da allora il pilota di Granollers, che da quest’anno milita nel team GasGas Tech3 in sella alla KTM, ha trascorso diverse settimane di assoluto riposo, attorniato dall’affetto della sua famiglia nella casa di Andorra, pian piano ha ripreso ad allenarsi e continua a fare fisioterapia. Ha provato a rientrare in occasione del GP d’Italia e di Germania, ma non ha ricevuto il fit dei medici. Stessa sorte ad Assen, in attesa che la lunga pausa estiva gli dia tutto il tempo necessario per rimettersi al meglio della sua condizione.
Nel fine settimana di Assen Pol Espargaró è ritornato nel paddock da visitatore e ai microfoni di Dazn ha precisato di essere praticamente guarito e pronto a tornare in moto. Il recupero è stato più lento del previsto, soprattutto a causa di una vertebra che sfrega contro il midollo spinale, come risulta dall’ultima radiografia effettuata a cura del dott. Angel Charte. “È stata molto dura, ho sofferto tanto e non credevo di poter sopportare tanto dolore“, ha ammesso il pilota catalano.
Al ritorno dovrà dare prova di non avere perso la stoffa del campione, perché la concorrenza è spietata, anche quando si parla di contratti e mercato piloti. KTM vorrebbe promuovere Pedro Acosta ma non ha una sella libera per il 2024. A meno che non dirotti altrove il rookie Augusto Fernandez. “Per adesso ho un contratto di due anni”, ha sottolineato il minore dei fratelli Espargaró. “Se non dovessi ottenere i giusti risultati sarei pronto a farmi da parte per lasciare il posto a un pilota più giovane“. Parole che risuonano già come un campanello d’allarme per i suoi tanti estimatori.
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