La casa italiana che ha costruito il suo successo inizialmente sulle automobili prodotte dalla Chery è cresciuta negli anni al punto da prendersi i complimenti di un ministro italiano.
La casa italiana DR Automobiles è il classico esempio di “underdog” in campo automobilistico: il brand ha meno di vent’anni di vita eppure ha già dimostrato ampiamente le sue grandi capacità di marketing e di produrre veicoli che incontrano il gusto del pubblico in modo paragonabile a quello dei grandi nomi del mercato dell’automobile italiano.
La casa italiana è stata recentemente presa a modello dal Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, in visita speciale proprio presso gli stabilimenti della casa di Macchia di Isernia che secondo il politico – ma a dirla tutta anche secondo il parere di tanti esperti – è un esempio di eccellenza Made in Italy e di un’azienda in grado di crescere con una grande abilità.
La casa molisana è stata fondata nel 2006: inizialmente si trattava di un brand impegnato nella costruzione di automobili a basso prezzo basate su vetture provenienti dalla Cina – soprattutto dal marchio Chery – ma anno dopo anno, la crescita del fatturato e della clientela che si è fidata del brand ha permesso a DR di cominciare a seguire un suo piano ben delineato.
Le parole del ministro
“Fare impresa in Italia è un compito difficile e farlo in Molise vale doppio”, ha detto il ministro Salvini in merito alle grandi capacità della casa di Isernia che negli ultimi anni ha visto crescere il suo listino di pari passo al suo fatturato: “Operare a Milano o Torino e vendere auto all’estero è una cosa. Farlo a Macchia di Isernia è un’altra, sono felice di assistere a questo successo”, ha concluso il politico.
Secondo un report di Al Volante il fatturato della casa italiana che non si appoggia direttamente ad altri grandi marchi sul panorama europeo ha superato nel 2022 la cifra di ben 448 milioni di Euro, un risultato davvero notevole per quella che è nata come una piccola realtà con l’obiettivo di produrre vetture low cost.
Dopo queste belle parole, è arrivato un imprevisto attacco all’Europa da parte del ministro che ha dichiarato: “Questo è un esempio per l’Europa, lasciamo sia il cliente a decidere. Chi ha detto che deve essere tutto elettrico? Ci sono i biocarburanti, c’è l’idrogeno”. La casa italiana ha un’auto elettrica nel listino, la DR 1.0, ma non esclude la possibilità di studiare altri tipi di carburante ecologico in futuro.