Il presidente salute ufficialmente e si scaglia contro l’Unione Europea. Le sue parole fanno discutere
Nelle ultime ore è avvenuto un vero scossone all’interno dell’industria dei motori. Il presidente ha ufficialmente lasciato l’incarico. A fare rumore però oltre l’addio sono le parole contro l’Unione Europea.
In questi giorni si sta svolgendo a Roma l’Assemblea Pubblica dell’ANFIA, l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica. Nella capitale si stanno ritrovando tutti i principali attori del settore.
Non si tratta certo di un’assemblea come le altre. C’è infatti stato un importante passaggio di consegne. Roberto Vavassori ha preso il posto dell’ex presidente Paolo Scudieri, giunto a fine mandato, e ricoprirò l’incarico sino al 2027.
Il discorso di commiato del presidente uscente ha però fatto discutere e non poco per le parole utilizzate nei confronti delle istituzione.
Il presidente muove pesanti critiche contro l’UE
Al centro delle critiche è ancora una volta la decisione di mettere al bando i motori endotermici a partire dal 2035. Una iniziativa che non è stata vista di buon occhio da molti esponenti del settore, tra cui proprio Scudieri. L’ex presidente non ha mai negato la necessità di una maggiore sostenibilità, ma non si è tirato indietro dal definire la decisione dell’UE “irrazionale”.
Nel suo discorso di commiato ha sottolineato come il momento per l’industria dei motori sia profondamente complicato e rivoluzionario. “L’attenzione governativa per il nostro settore è cresciuta” ha ammesso riconoscendo i tanti investimenti fatti proprio in virtù di questa fase di grande cambiamento.
#Scudieri: bisogna governare la 𝐭𝐫𝐚𝐧𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 sia in 🇮🇹
che in 🇪🇺 e lavorare insieme, filiere industriali e istituzioni: noi portando innovazione ed esperienza, il Governo per mantenere la competitività dell’industria#RationalNewMobility #AssembleaANFIA23 #ANFIAsocial pic.twitter.com/9blneTiCZT— ANFIA (@ANFIA_it) June 20, 2023
Per quanto riguarda la transizione ecologica per Scudieri ha ribadito la necessità di un approccio più razionale. Le decisioni coinvolgono tantissimi attori diversi. “Milioni di persone sono titubanti di fronti alle scelte politiche”. I metodi scelti per arrivare alla famosa sostenibilità ambientale non trovano d’accordo molti degli addetti ai lavori. “La transizione è condivisa, ma deve essere guidata bene” ha spiegato.
Anche per via della sempre maggiore pressione che arriva da USA e Cina. In quest’ottica, Scuderi ha criticato ampiamente la scelta del bando del 2035 e l’introduzione dell’euro 7. “Espone il settore alla competitività asiatica” si è lamentato. L’Europa, insomma, si starebbe preparando a diventare sempre più dipendente dalla Cina. La dura critica alle istituzioni europee non si ferma qui: “Non c’è un piano alternativo”.
L’ex presidente ha invitato a non arrendersi. “Abbiamo il dovere di affermarci” ha spiegato. L’obbiettivo è mantenere alta la competitività dell’Italia. “Per riuscirci però bisogna amministrare meglio a livello europeo, con l’aiuto del nostro governo”. Il presidente uscente ha concluso invitando tutti quanti a collaborare per raggiungere l’obbiettivo. “Noi con esperienza e innovazione, il governo con le misure”. Solo così le imprese potranno crescere.