Usufruire degli incentivi auto può essere uno sprone importante per chi è alla ricerca di una nuova vettura. Qualcuno però potrebbe pentirsi della scelta fatta.
Acquistare un’auto a volte è davvero necessario, specialmente se si è in possesso di un veicolo che ha ormai diversi anni di vita alle spalle e diventa inevitabile doverlo sostituire. Anche in questo caso, però, non è così semplice far fronte alla spesa che si deve sostenere, proprio per questo nella maggioranza dei casi si decide di fare un finanziamento pluriennale.
Chi è in dubbio può smuoversi solo sapendo di poter usufruire di uno sconto, come accade nella maggior parte dei casi quando ci si appresta a fare shopping. Cosa c’è di meglio quindi degli incentivi auto? Si tratta di una soluzione che viene adottata periodicamente dal governo per cercare di smuovere un mercato in difficoltà, come sta accadendo anche in questo periodo.
Incentivi auto: una soluzione provvidenziale
Sapere di poter risparmiare quando si acquista un’auto può essere importante, specialmente quando si rimanda a lungo l’acquisto. Chi ha già deciso di sfruttare questa agevolazione potrebbe avere scelto una vettura elettrica, nonostante il prezzo risulti essere superiore a quanto previsto per i modelli a benzina o diesel. Si tratta infatti di una scelta che può essere pensata in ottica futura, ben sapendo che questo genere di vetture sia destinato a sostituire quelle che abbiamo guidato finora.
Evitare di puntare su una endotermica per poi sostituirla tra pochi anni a causa della normativa che entrerà in vigore poteva essere considerato da molti poco lungimirante. Non solo, in questa fase stanno crescendo le colonnine presenti sul territorio per effettuare la ricarica, cosa che non può che favorire chi aveva paura di “restare a secco” nel corso di un viaggio lungo.
Ora, però, c’è chi si sta rendendo conto che questa mossa potrebbe non essere stata così vantaggiosa come quando si è presentato in concessionaria e ha accettato la proposta.
Una scelta non così corretta?
Si sta facendo strada la possibilità di una tassa per chi ha acquistato un’auto elettrica, mossa che potrebbe fare pentire chi ha fatto un investimento apposito, magari anche piuttosto pesante, per acquistarne una. L’idea nasce per sopperire alla diminuzione del gettito fiscale derivante dalla tassa sulla benzina, che diminuirà sempre di più con il divieto imposto dal governo alle vendite di nuovi veicoli a benzina e diesel a partire dal 2030.
Almeno per ora questo “problema” potrebbe non riguardare gli italiani, bensì chi vive nel Regno Unito. La proposta lanciata dall’esecutivo sarebbe quella di introdurre un costo pari a 6 cent per miglio (più IVA) per guidare sulle strade con un’auto elettrica, come sostituto paritario della tassa sulla benzina. Questa sarebbe inoltre percepita in modo meno “ingiusto” rispetto al bollo auto, che si dovrebbe versare anche solo tenendo la vettura in garage.
Nonostante questo, c’è chi riterrebbe comunque questa mossa poco consona visto che una elettrica inquina certamente meno rispetto a quelle benzina e diesel. Una tassa potrebbe quindi essere ritenuta consona solo se l’importo venisse deciso sulla base delle emissioni di CO2 e inquinanti atmosferici, e non alla loro alimentazione. Se la proposta venisse portata avanti sarebbe inoltre difficile pensare a una diffusione reale delle “macchine alla spina”.