Incentivi auto, clamorosa decisione del Governo: fanno tutti festa

Arriva una clamorosa decisione del Governo in ambito automotive. Molti automobilisti non vedevano l’ora veramente.

Gli incentivi auto sono certamente fondamentali per molti automobilisti. La possibilità di ricevere un ricco bonus per l’acquisto di un veicolo da trasporto è a dir poco utile. Soprattutto nel 2023, dove i pagamenti salati non mancano affatto. Senza dimenticare l’importanza che ha l’utilizzo di un’automobile nel mondo in cui viviamo attualmente.

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Incentivi auto, stupisce la decisione del Governo (mondofuoristrada.it – Ansa)

L’obiettivo di questi incentivi è quello di spostare l’attenzione di papabili clienti e automobilisti dai mezzi tradizionali ai veicoli ibridi plug-in ed elettrici. Cosa che però non sembra essere particolarmente riuscita in questi primi mesi del 2023.

I dati, per quanto riguarda i modelli a basso – o azzerato – impatto ambientale in effetti non sono particolarmente positivi. Forse l’Italia e gli italiani non sono ancora pronti ad un cambiamento netto ed effettivo. Ma allora cosa fare? La soluzione, se così possiamo definirla, è la seguente. Il Governo pare aver deciso di muoversi in questo modo.

Incentivi auto, cambia tutto: i dettagli

Abbiamo brevemente parlato degli incentivi auto, che in Italia potrebbero cambiare fortemente. Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, sta lavorando ad un piano per incentivare l’acquisto di autoveicoli alimentati a benzina e diesel. In questo modo verrebbero spostati i fondi destinati ai bonus per veicoli elettrici, che al momento appaiono come inutilizzati, in modo più funzionale. L’anno scorso sono avanzati circa 300 milioni di euro, che erano destinati a finanziare l’acquisto di modelli elettrici e ibridi plug-in. Il risultato di quest’anno sembra andare in questa stessa direzione.

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Incentivi auto, cambia tutto (mondofuoristrada.it)

I fondi per acquistare vetture ad alimentazione tradizionale sono terminati in poche settimane, mentre solo 65 milioni di euro sono stati utilizzati per l’acquisto di veicoli nella fascia a minori emissioni a fronte di ben 425 milioni stanziati. Ecco perché, già nei mesi scorsi, il ministro Urso aveva già segnalato la possibilità di rimodulare la dotazione per ciascuna fascia di emissioni, quest’ultima identificata dall’ecobonus anche sulla scorta di un disegno di legge che prevedeva per il 2023 la possibilità di applicare dei correttivi in funzione dell’andamento del mercato.

L’indirizzo degli incentivi statatli perseguirà con il fine di rinnovare il parco auto italiano – composto al 25% da veicoli con classe di omologazione fino a Euro 3 – mediante un rifinanziamento dei bonus esistenti per l’acquisto di moderne auto alimentate a benzina e diesel Euro 6. Vedremo come si evoleverà il tutto. Di certo i tempi non saranno brevi. Ma, considerato lo scarso successo dei mezzi a basso impatto ambientale, di alternative efficienti a breve termine ce ne sono davvero poche.

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