Il fermo amministrativo della propria auto è un vero e proprio incubo. Quando arriva questo provvedimento non è più possibile utilizzare il proprio veicolo. Ecco come fare per rimuovere il fermo
Si tratta di un vero e proprio incubo per ogni automobilista. Il fermo amministrativo è a tutti gli effetti un sequestro, anche se “materialmente” l’auto rimane al proprietario. Un tempo era in voga la definizione alternativa di “ganasce fiscali”.
Un’immagine che rendeva l’idea. Infatti si tratta di un pignoramento, che impedisce di utilizzare il veicolo, che invece può essere custodito anche parcheggiato in strada. Cosa che, ad esempio, non possono fare le auto senza copertura assicurativa. Non solo un’auto (ma anche qualsiasi veicolo) sottoposta a fermo non può circolare, ma è di fatto pignorata, quindi teoricamente riscattabile dallo Stato. Questo significa che si può attivare (di solito accade dopo alcuni anni) la rimozione dal PRA, col veicolo che teoricamente può essere anche messo all’asta.
Ma quando scatta il fermo amministrativo? E’ un provvedimento “finale”, che lo stato esercita quando l’utente ha un debito non saldato. In genere per imposte non pagate, oppure multe. In particolare, il “fermo” è molto in voga in alcune regioni per esercitare il pagamento coatto dei bolli auto non pagati. Alcune di esse, come la Campania, risultano essere implacabili. Il pericolo è che il fermo amministrativo scatta quasi sempre all’insaputa dell’automobilista, che riceve poi la notifica di avvenuta esecuzione qualche giorno dopo, in genere via posta raccomandata.
A quel punto l’auto è già bloccata e non può circolare. Nel caso in cui si incappa in qualche controllo (possibile anche con una semplice foto della targa da parte delle autorità preposte) la multa è salatissima e può scattare il sequestro fisico del mezzo. Ma come fare per togliere il fermo amministrativo? Semplicemente, basta pagare il debito con lo Stato. Quando viene comunicato il provvedimento è sempre incluso il solito bollettino per il pagamento. Basta pagare si muove immediatamente la procedura per la cancellazione del fermo, che da qualche anno è automatica.
E’ bene, però, attendere qualche giorno perché questa non è immediata. In ogni caso arriverà sempre una notifica scritta di avvenuta cancellazione via posta raccomandata. Se il debito è salato, è possibile chiedere di pagare a rate, ma in quel caso il fermo sarà cancellato solo quando il pagamento sarà completo. Se si sceglie di pagare in più parti bisognerà fare una richiesta di sospensione del provvedimento, che quindi rimarrà comunque in vigore fino a cancellazione completa del debito.
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