Michael Schumacher è ancora al centro dell’affetto di tutti i tifosi e ora spunta un altro retroscena che in pochi conoscono su un lungo accordo
Il sette volte campione del mondo ha rappresentato per oltre 15 anni il punto di riferimento in Formula 1, sia dentro che fuori la pista. Un’icona che ha guadagnato cifre assurde, amatissimo da tutti gli sponsor, soprattutto nel periodo della Ferrari. 
Il film Air – La storia del grande salto, diretto da Ben Affleck con il grande Matt Damon, ha riscosso un grandissimo successo al botteghino in questi mesi. La storia del grande Michael Jordan che firma il suo primo storico accordo di partnership con la Nike, riscrivendo la storia delle sponsorizzazioni nello sport.
Il più grande giocatore della storia del basket mondiale, ha sottoscritto un contratto multimilionario nel 1984, dal valore di 2,5 milioni di dollari per un quinquennio. Da quel giorno non solo la Nike ha legato per sempre il suo nome ad “Air” ma ha deciso anche di creare una linea di scarpe personalizzata a suo nome. Vendite che nel corso degli anni hanno raggiunto numeri spaventosi, accrescendo ancora di più la portata internazionale dell’icona dei Chicago Bulls.
Michael Jordan ha aperto anche un’altra strada nel discorso finanza-sport, segnando il primo punto del business portato ai massimi livelli. Creare un mito anche a livello pubblicitario è uno schema che la Nike ha provato a replicare anche nel Circus della Formula 1, con il grande Michael Schumacher.
Schumacher come Jordan: la sua fantastica storia con Nike
Il colosso dell’abbigliamento sportivo americano si è legato a doppio filo anche a Michael Schumacher, sottoscrivendo con lui accordi onerosissimi negli anni ’90. Il suo passaggio in Ferrari rese ancora più stretto il rapporto tanto da portare alla nascita di una speciale calzatura per il driver tedesco. 
Stiamo parlando delle Nike Air Zoom Schu, un paio di sneaker con un design ispirato alla famosa linea Uptempo di Nike. Influenzata dalla partnership con Michael Jordan, anche quella con Schumacher risultò all’inizio piuttosto proficua. Era un periodo in cui la Nike pensava di poter accrescere sempre di più la portata del marchio attraverso l’immagine di queste super icone dello sport.
Purtroppo però l’accordo quadriennale tra Schumi e il baffo più famoso della moda si è dovuto interrompere bruscamente per una scelta della Ferrari. La scuderia di Maranello firmò nel 2002 con la Fila, costringendo di fatto anche il proprio driver a seguire il diktat sullo sponsor. Il tedesco si fece ricreare una scarpa del tutto simile alle Air Zoom Schu, solo con colorazione diversa. Chissà se senza questa frattura dettata dal team modenese, Schumi avrebbe ripercorso in tutto e per tutto le orme di Jordan.