Ricordate questo evento che ha segnato quel luogo in modo indimenticabile e non in positivo? Adesso, i collezionisti di auto si stanno recando qui in massa ed il motivo è molto semplice da capire.
quando un disastro di proporzioni nazionali colpisce una zona molto popolata la priorità è sicuramente evacuare la popolazione, non certo portare in salvo i beni materiali e nello specifico le automobili. Abbiamo visto molti casi in cui questo è successo ma va detto che in un caso, quello di un disastro nucleare, il rischio di lasciare vetture ammassate in un luogo è che queste vengano contaminate diventando un vero ricettacolo di radiazioni letali.
Era l’anno 2011 quando lo spettro del disastro di Chernobyl, sicuramente il peggiore mai avvenuto negli ultimi anni per estensione dei danni e per la vicinanza con l’Europa che ci ha particolarmente toccato, tornò a farsi vivo. Quell’anno infatti avvenne il Disastro di Fukushima in Giappone che portò al meltdown nucleare di uno dei reattori nell’area.
Nel marzo di quell’anno migliaia di persone vennero evacuate quando il maremoto devastante che colpì l’area portò alla fuga di materiale radioattivo dalla centrale nucleare della zona. Ad oggi a Fukushima esiste ancora una zona di esclusione, ossia una zona in cui non possono entrare civili a causa dell’alto rischio di radiazioni e contaminazione: inutile dire che ci sono molte auto abbandonate in quell’area.
Le hanno lasciate indietro
Quello che è rimasto nell’area in cui un tempo abitavano 160mila giapponesi è davvero da brividi: dobbiamo la scoperta di questo vero e proprio cimitero di automobili nell’area di esclusione alle foto satellitari scattate dai droni che monitorano l’area e alla coraggiosa – e pericolosa – attività di esploratori urbani come Bob Thissen che ha riportato alcuni scatti dalla zona.
La zona in cui sono state trovate le vetture è decisamente impressionante: ci sono una serie di vetture abbandonate di ogni genere tra cui un carro funebre con le sembianze di una Rolls Royce che aggiunge un’atmosfera ancora più inquietante al luogo già di per se molto spaventoso. Tra le automobili, si trova anche una rossissima Porsche 911 degli anni ottanta.
La vettura con motore posteriore è sporca e presumibilmente ha assorbito moltissime radiazioni al punto da essere pericolosissima. Nemmeno il miglior restauratore potrebbe mettere le mani sulla vettura che presumibilmente rimarrà ancora molto a lungo nella zona, assieme alle decine di automobili che i proprietari si sono lasciate indietro.