Come battere un autovelox? Una manovra ai limiti dell’impossibile, che però alcune vetture sul mercato sono in grado di compiere.
Dagli anni ’70 la Polizia stradale ed i vari comuni italiani si aiutano nel controllo delle strade e dei limiti di velocità tramite un mezzo molto discusso. Ovvero gli autovelox, macchinari posti ai lati di alcune strade ad ampio scorrimento che misurano, attraverso cellule fotografiche, la velocità e l’andamento delle autovetture.
C’è chi però non ne può più degli autovelox, considerati vere e proprie macchine per strappare soldi agli automobilisti e rimpolpare le casse comunali. Persino Matteo Salvini, ministro di infrastrutture e trasporti, sarebbe propenso ad eliminare molti autovelox su territorio nazionale.
Intanto sul web spunta una curiosità interessante, ma allo stesso tempo da non replicare. C’è un modo per battere un autovelox? Ovvero per eludere il controllo fotografico del macchinario e dunque evitare l’eventuale sanzione?
La BMW è l’auto che può battere l’autovelox
Andiamo con ordine e spieghiamo prima il funzionamento di un classico autovelox a bordo strada. La macchina a disposizione della Polizia municipale o stradale viene posta a lato della carreggiata e, attraverso sensori, scatta due fotografie all’automobile in corso.
Le due foto misurano la velocità intercorsa fra una e l’altra, analizzando quindi se si sta circolando entro i limiti consentiti o meno. La seconda foto viene solitamente scattata un quarto di secondo dopo rispetto alla precedente. Calcolando che fra le due foto si copra una distanza di 20 metri, significa che un’auto dovrebbe viaggiare ad almeno 288 km orari per battere la fotocamera, ovvero per rendere nulla l’immagine scattata ed eludere il controllo sulla velocità.
Un’automobile che potrebbe in teoria essere in grado di raggiungere tale rapidità di percorrenza in pochi metri è la BMW M3 CS, la super berlina della casa automobilistica di Monaco di Baviera. Un’auto davvero potente, da 550 cavalli che riesce a raggiungere la velocità massima di 302 km/h.
Una manovra ovviamente solo ipotetica, da non provare assolutamente a compiere per non incappare, oltre a multe salatissime, anche a rischio incidenti. Non esistono infatti strade urbane o extra-urbane in cui si può percorrere una distanza superando i 200 chilometri orari. Inoltre gli autovelox più recenti utilizzano dei video in diretta invece del classico scatto fotografico; di conseguenza si tratta di 30 scatti al secondo, il che significa che per eluderli bisognerebbe viaggiare a 2.160 km all’ora, circa 1,75 volte la velocità del suono.