Altra batosta in arrivo per gli italiani. L’assicurazione per la vostra auto rischia di diventare una vera e propria piaga economica.
Chi possiede un’automobile in Italia sa bene che ciò comporta dei costi annuali specifici e, molto spesso, poco agevoli a livello economico. Oltre alla manutenzione ordinaria e straordinaria dell’auto, spiccano infatti alcune tasse e gestioni obbligatorie per legge.
Una di queste spese forzate riguarda la polizza assicurativa, ovvero la cosiddetta RC Auto. Vale a dire l’assicurazione obbligatoria e minima da stipulare in favore della propria vettura. Una condizione assoluta, senza la quale un veicolo non può legalmente circolare nelle strade pubbliche del Paese.
Il problema però è che i costi delle RC Auto nel 2023 rischiano di innalzarsi nuovamente. Già lo scorso anno le varie ricerche di mercato avevano individuato un aumento generale in percentuale delle tariffe assicurative, sia on-line che standard. Ora, a causa di una nuova innovazione a livello di calcolo, si rischia seriamente un’ulteriore mazzata.
Pare che tale aumento dipenda da un fattore avveniristico con cui molti automobilisti non avevano ancora fatto i conti. Ovvero l’utilizzo sempre più spedito dell’intelligenza artificiale nella stipula dei parametri assicurativi.
Ciò sta portando alla formazione di prodotti assicurativi maggiormente customizzati e ad hoc per ogni tipo di esigenza e dettaglio. Inevitabilmente comporta dunque un aumento dei costi e dei premi, destinati a salire già a partire dalla seconda metà del 2023. La nuova gestione dei rischi con l’intelligenza artificiale potrebbe comportare la valutazione di nuovi rischi e dunque molti utenti andranno incontro a cifre più pesanti da pagare per un’assicurazione generale dell’auto.
Tale gestione non piace affatto, oltre che agli automobilisti italiani, all’associazione dei periti assicurativi. Tale categoria infatti dice di essere in qualche modo danneggiata dall’aumento dei premi: “Oggi si assiste ad un vero stravolgimento del concetto di perizia. L’utilizzo sempre più diffuso dei sistemi da remoto ed il crescente ricorso alla IA da parte delle compagnie di assicurazioni pone seri dubbi sulla compatibilità di tali modalità operative con il quadro normativo che consente la stima del danno solo ai periti iscritti al ruolo”.
La stessa associazione di periti ha lanciato alcune proposte alle compagnie assicuratrici per migliorare la gestione ed i rapporti, anche a favore di chi guida. Come per esempio una maggior formazione professionale dei periti, un elaborato generale che tenga conto dei valori e dell’andamento di mercato. Ma soprattutto una condivisione del lavoro e delle perizie anche con i costruttori ed i riparatori.
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