Su un celebre sito di aste è finita in vendita una BMW K1 in una veste molto particolare e rara da trovare su strada.
C’è un centenario che un noto marchio festeggia proprio nel 2023. Parliamo di BMW Motorrad, la sezione dedicata alle due ruote della BMW. Una sezione questa che ha chiuso il 2022 con ben 202.895 unità prodotte tra moto e scooter, con un aumento del 4,4% rispetto all’anno precedente. In un secolo è passata la casa tedesca dalla prima moto prodotta, la mitica R 32, a Roadster R nineT e Cruiser R 18 creati in edizione speciale 100 Years. E si prepara a breve anche a festeggiare il nuovo restyling della R1300 GS.
Il 28 settembre 1923 segnò la nascita del primo modello BMW, la R 32, che montava un motore due cilindri boxer a quattro tempi di 494 cc e 8,5 cv, raffreddato ad aria, che aveva una velocità massima di 95 km/h. Il successo fu immediato e da quel momento è iniziata la storia a due ruote del marchio tedesco, che nei decenni ha prodotto moto davvero iconiche, molte delle quali hanno lasciato il segno non solo dal punto di vista tecnologico ma anche dello stile.
Il marchio iniziò a primeggiare anche nelle competizioni agonistiche verso gli anni Cinquanta. E pochi sanno che i successi maggiori e più impressionanti sono arrivati nelle gare di sidecar, con Wilhelm Noll e Fritz Cron come capostipiti. Basti pensare che fino al 1974, la BMW ha portato a casa qualcosa come 19 titoli mondiali piloti e 20 titoli costruttori. Segno davvero della bontà dei propri progetti. E proprio un sidecar dell’azienda tedesca è uno dei pezzi pregiati, ancora oggi, del mercato.
Tra le moto che nel corso degli anni sono state prodotte dalla casa teutonica, ce n’è una che nonostante passi il tempo rimane una di quelle che maggiormente sembra legata al futuro. Parliamo della BMW K1, prodotto attorno agli anni Ottanta e che vantava un approccio al design e all’aerodinamica all’avanguardia. Sorprendeva per il suo motore quattro cilindri che sviluppava 100 CV e un rumore ancora oggi tra i più piacevoli da sentire.
Ma quello che la faceva emergere tra le altre moto era la sua carenatura integrale in fibra di vetro, che le garantiva un cx di 0,38, valore mai registrato prima di allora in ambito motociclistico. In pratica questa BMW K1 era la risposta tedesca ai modelli giapponesi che abbondavano sul mercato e lo dominavano, anche con potenze superiori. Una moto che in realtà non riscosse il successo sperato, visto che ne furono venduti solo 6.921 esemplari dal 1988 al 1993, ma che a distanza di tempo vanta numerosi fan.
Ma che c’entra con la storia dei sidecar? Beh esistono tutt’ora degli esemplari di questa BMW K1 in questa versione e tra i fan di questa categoria sono tra i più apprezzati. Sul celebre sito di aste Catawiki ne esiste un raro esemplare del 1992 rosso fiammante con scritte gialle (e 79.416 km) che è finito in vendita. Ora questa BMW cerca un nuovo proprietario: si parte da una base di 6.250 euro ma si stima che possa arrivare anche oltre i 16 mila.
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