Sembrerebbe esserci una novità ogni due o tre settimane, per quanto riguarda la circolazione a Roma: ecco l’ultima.
La viabilità non è certo cosa facile da gestire in una città grande ed abitata quanto la Capitale. A Roma, sono da poco venute fuori infatti, alcune novità per quanto riguarda la circolazione. All’interno del Comune di Roma, le auto d’epoca hanno bisogno di deroghe speciali per circolare e questo non andrebbe bene all’associazione, Scuderia La Tartaruga che evidenziava una cosa ben più restrittiva. Ovvero il fatto che sul suolo romano non potessero circolare le suddette auto in tutti i giorni della settimana ad eccezion fatta della domenica.
Il TAR non aveva accolto la richiesta fatta dalla Scuderia La Tartaruga in istanza cautelare, ma l’associazione ha poi vinto il ricorso, facendo tornare il Comune sui propri passi. A renderlo possibile è stato l’intervento in seconda istanza del Consiglio di Stato che ha ora, ribaltato la situazione. Adesso il Comune di Roma ha solo due strade da seguire, ovvero perdere la propria causa davanti al TAR oppure, mossa forse più saggia e più vicina alla realtà, modificare la vecchia Ordinanza.
Blocco a Roma, ultim’ora
Perdere il ricorso, comporterebbe comunque l’elaborazione di una nuova delibera e quindi arrivare a nuove modalità per la circolazione delle auto d’epoca. Farle stare ferme per sei giorni su sette però, non sarà più possibile. Secondo il pronunciamento del Consiglio di Stato, il ricorrente fa notare che l’impatto emissivo dei veicoli storici è quasi del tutto non apprezzabile, specie ora che questi ultimi non sono stati praticamente utilizzati.
“Nel quadro delle considerazioni che precedono, i provvedimenti impugnati non risultano adeguatamente proporzionati rispetto all’obiettivo di contenere e ridurre sul territorio le componenti inquinati in atmosfera”. Questa la conclusione della nota. Insomma, il Comune della Capitale non ha reali motivi per ordinare una non libera circolazione di auto entrate nell’età per essere ritenute d’epoca.
“Nella valutazione comparativa e bilanciata di interessi e egualmente tutelati dalla Carta fondamentale e dalla normativa eurounitaria”, si legge nelle motivazioni si sarebbe potuto tener conto dei veicoli muniti di certificato per rilevanza storica, secondo il Consiglio di Stato, meritevoli di una diversa regolamentazione soprattutto grazie al loro minimo impiego durante il periodo a cui si riferisce l’appello. I cittadini che posseggano quindi delle auto d’epoca, potranno aspettarsi delle novità che arriveranno in pochissimo tempo. Staremo a vedere quali saranno le prossime mosse del Comune.