Max Verstappen è il simbolo dell’automobilismo moderno, con il fenomeno olandese che potrebbe cambiare vita lasciando la F1.
Dopo aver vissuto lo straordinario dominio di Lewis Hamilton, per molti era difficile prevedere nel breve periodo la nascita di un nuovo “Impero” nella F1. Max Verstappen ci ha messo davvero poco per imporre il proprio dominio e nulla sembra potersi mettere in mezzo tra lui e il suo terzo titolo Mondiale.
Se nel 2021 è riuscito a trionfare solamente all’ultima curva del concitato e polemico Gran Premio di Abu Dhabi e nel 2022 ha chiuso in carrozza dopo una prima parte di stagione in piena lotta con Charles Leclerc, in questo 2023 non sembrano esserci possibilità di replica. Super Max è il più forte e la sua Red Bull sembra volare.
I 39 punti di vantaggio sul compagno di squadra Sergio Perez sembrano già essere una chimera impossibile da scalare per il messicano e dunque perché non pensare ad altre avventure. Verstappen ha sempre dichiarato di non voler arrivare a 40 anni ancora in F1 ed è per questo che c’è già qualcuno che sta provando a studiare le carte in tavola.
Tra campioni del mondo ci si intende e Mario Andretti lo è stato nel 1978 a bordo della sua Lotus e da anni sta cercando di entrare con la Scuderia in F1. Per ora si accontenta di dominare ancora una volta il mondo delle corse statunitensi e per lui sarebbe un onore vederlo correre con Indy 500.
Andretti sogna Verstappen:” In Indy dopo l’ottavo Mondiale”
Stando a quanto riporta il giornale “Ziggo Sport”, Mario Andretti non vedrebbe davvero l’ora di poter convincere Max Verstappen a firmare con le Indy. Si tratterebbe di uno straordinario avvenimento tutto il motorsport statunitense e in qualche modo gli darebbe modo di ricalcare proprio i tempi d’oro dell’italo-statunitense.
“Io volevo cavalcare qualsiasi vettura e provarle tutte. Avevo una passione incredibile per tutte le discipline nelle quali ho corso. Voglio convincere Max a fare lo stesso e in uno di questi giorni parlerò con lui per venire in Indy 500…solo dopo la vittoria del suo ottavo Mondiale“. In questo modo dunque Mario Andretti ha spiegato la sua posizione sul fenomeno olandese.
Effettivamente Mario Andretti è stato uno dei più decorati piloti nella storia, con il Mondiale di F1 del 1978 che era stato solo la ciliegina sulla torta di una serie di trionfi a stelle e strisce. Dai campionati USAC del 1965 e del 1966 fino alle leggendarie vittorie della 12 ore di Sebring nel 1967, nel 1970 e nel 1972.
Quando un fenomeno globale di questa portata mette gli occhi su di te è comprensibile come sia motivo di grande orgoglio. Verstappen è già entrato nella leggenda e nel mito della F1 anche se dovesse chiudere la carriera il prossimo anno ed è normale che si possa pensare a strade alternative. Alonso è stato un campione della 24 ore di Le Mans, chissà che Super Max non possa diventare un mito delle Indy.