Anche questo storico marchio di vetture soprattutto sportive, cambia proprietà: ecco cosa sta succedendo in queste ore.
È un mercato, quello asiatico, che può offrire moltissimi soldi ed ingolosire i probabili venditori. Gli esperti e soprattutto gli amanti di un marchio in particolare, avranno imparato che ormai solo poche componenti delle vetture della casa, vengono ancora create nel luogo d’origine, la Gran Bretagna, mentre il grosso della vettura è tutto ormai di matrice cinese. Vediamo ora di quale storico marchio stiamo parlando.
La proprietà della nota azienda è diventata del gruppo cinese Nanjing Automobile Group. In seguito, la società si è poi fusa con la SAIC Motor. Attenzione però, perché una parte della tradizione britannica è stata mantenuta dalla società che ha ancora lo studio centrale e la sede di design a Londra, e vede anche funzionare una piccola parte del vecchio stabilimento di Longbridge.
Il noto marchio di auto va ai cinesi, stanno comprando tutto
Ad oggi, a Marylebone ovvero dove c’è la sede centrale della casa automobilistica MG, c’è ancora tutto. Significa che chi vi lavora può avere accesso a vendite, logistica, marketing, finanze, tutto come prima. Naturalmente però, i lavoratori della sede del Regno Unito hanno dovuto iniziare ben presto a fare l’abitudine ad un aspetto: le videochiamate con la sede in Cina. All’interno poi dello stesso edificio, c’è un’intera area dedicata a modelli di diverse scale, proprio delle automobili già esistenti o in costruzione e c’è persino una zona con tanto di auricolare dedicata alla realtà virtuale.
A capo di quest’area c’è Robert Lemmens che ha spiegato in una recente intervista, l’importanza della realtà virtuale, oggi. Ci sono corrispondenti in Cina a cui basta indossare il visore per capire le idee dei modelli londinesi, senza doversi recare fisicamente a Londra. Senz’altro una bella svolta. Intanto, tra Gran Bretagna e Cina, si sta lavorando alacremente e si lavorerà ancora per diversi mesi ad un progetto: la MG vuole creare una nuova auto sportiva.
Gli edifici poi restanti del lato assemblaggio, ovvero quelli della Longbridge, ormai sono pochissimi. Peccato, perché si tratta di una fabbrica che apriva già i battenti agli inizi del ‘900. Qui comunque, continuano attività come la formazione dei concessionari, assistenza post-vendita e soprattutto ingegneria. Oggi, lo sviluppo in questo lato però, non è veloce come abbiamo visto poc’anzi. Qui non c’è visore che tenga perché c’è bisogno di vedere i veicoli fisici e quindi si attende che essi arrivino già costruiti dall’Asia. Da lì, si procede poi ai test su strada sui fondi del Regno Unito.