Un avviso a tutti gli automobilisti. Fate questo tipo di controllo sulla vostra vettura, altrimenti i danni interni rischiano di essere letali.
Ormai le automobili di ultima generazione hanno un sistema molto pratico ed elettronico, che aiuta ogni guidatore a rendersi conto di eventuali problemi e mancanze per la loro vetture.
Vale a dire il cruscotto elettronico, che segnala prontamente attraverso spie luminose eventuali difetti dell’auto. Uno dei segnali più comuni ad accendersi è quello dei problemi meccanici, rappresentato da una chiave inglese. Ovviamente il consiglio è di recarsi immediatamente in officina in caso di tale avvisaglia.
Uno dei motivi per cui tale spia si accende riguarda un mancato controllo di un componente interno spesso sottovalutato. Parliamo della sonda lambda e della vicina marmitta. Elementi che forse in tanti non conoscono o non sanno gestire; per questo motivo il consiglio spassionato è di farli controllare ogni 30 mila chilometri percorsi o anche prima della consueta revisione auto.
Cos’è la sonda lambda: non sottovalutare la sua importanza per l’auto
Come detto in molti non conoscono esattamente la funzione e la forma della sonda lambda. Si tratta di un sensore che misura la quantità di ossigeno residua nei gas di scarico. Da questo valore si può definire il rapporto tra aria e carburante nella miscela, il quale è per l’appunto regolata dalla centralina elettronica del motore che utilizza i dati della sonda lambda costantemente.
Le auto sul mercato utilizzano due tipologie differenti di sonda lambda. Una con elementi in zirconio o titanio. I primi sono quelli più comuni e operano intorno ai 300 °C. Lo svantaggio di quelli in zirconio è che bisogna aspettare che si scaldino per essere completamente operativi e non è sufficiente accendere solo il motore. I secondi, quelli in titanio, sono più resistenti e non hanno bisogno di aria dall’atmosfera per funzionare.
Ma esistono anche sensori a banda larga che garantiscono letture precise ma subiscono l’effetto negativo degli sbalzi di temperatura e della condensa d’acqua. Dunque elementi più raffinate ma allo stesso tempo delicate.
Dunque va evitato fortemente che la sonda lambda si surriscaldi, mandando in cortocircuito centrali e scarico. Per tale motivo va controllato con una certa frequenza il sistema di accensione ed effettuata una messa a punto se necessaria. Per queste operazioni è fondamentale rivolgersi a un’officina, visto che si tratta di un lavoro meccanico interno piuttosto particolare, che solo i centri specializzati sono in grado di effettuare.