La Ferrari piange una tragedia davvero immane, visto che si è spento un personaggio molto amato. Ecco di chi si tratta di preciso.
Il marchio Ferrari ha pianto tanti lutti nel corso della sua storia, sin da quando la presidenza e la proprietà erano tutte nelle mani del grande Enzo. Lui stesso, nei momenti in cui decideva di aprire il proprio cuore, parlava di tutti i lutti che aveva dovuto piangere nel corso della sua esistenza, a cominciare dalla terribile morte del figlio Dino, gravemente malato sin da quando era piccolo.
Anche a livello motorsportivo, le tragedie che hanno colpito la Ferrari sono state tantissime, a causa dei piloti scomparsi durante le gare. L’ultimo, tra di loro, è stato il grande Gilles Villeneuve, venuto a mancare l’8 maggio del 1982 a causa di un terribile incidente nel corso delle prove del Gran Premio del Belgio, disputate sul tracciato di Zolder.
In questi ultimi giorni, purtroppo, è arrivato un nuovo ed agghiacciante lutto, che ha portato alla scomparsa di un vero e proprio genio dell’ingegneria automobilistica italiana. Il suo addio ha lasciato tutti esterreffatt e non solo a Maranello, ma anche in tutti gli altri ambienti dell’automotive tricolore. La notizia è stata un colpo al cuore.
Lo scorso 13 maggio si è spento a Cecina, in provincia di Livorno, in Toscana, il grande Giotto Bizzarrini, un designer, ingegnere ed imprenditore italiano, simbolo della Ferrari, da sempre attivo nel mondo delle quattro ruote. Il grande Giotto ottenne la laurea in ingegneria in quel di Pisa, palesando subito un grande interesse per l’universo motoristico, anche se, inizialmente, ebbe anche una carriera come insegnante proprio alla suddetta università.
Tuttavia, quella vita non gli dava le soddisfazioni in cui sperava, visto che lui era sempre stato un clamoroso amante delle quattro ruote. Detto fatto, decise di dire addio all’insegnamento, entrando in Alfa Romeo all’interno dell’ufficio esperienze. Solo dopo tre anni, passò alla Ferrari, lavorando sin da subito alla 250 Testa Rossa dodici cilindri e tre litri. In seguito, si occupò anche della Testa Rossa 500 e della Mondial 2 litri, ma anche alla 250 GTO, uno delle più belle creature di tutta la storia del Cavallino.
La sua esperienza a Maranello lo portò a lavorare sulle più affascinanti auto di sempre, ed ebbe diversi anni di occupazione alla corte del Drake, prima di mettersi in proprio con un’attività tutta sua. Nel 1964, infatti, si dedicò all’apertura della Bizzarrini Prototipi, iniziando a lavorare su una serie di vetture artigianali. Proprio in questi giorni, per chi fosse interessato, su un sito di aste è stata messa in vendita la Bizzarrini 1900 GT Europa, con un prezzo di partenza di 56.000 euro, ma sarebbe un gran bell’omaggio alla scomparsa di quest’uomo.
L’azienda non durò troppo tempo, a causa degli ingenti costi di mantenimento delle varie attività, chiudendo nel 1969. La sua vita è sempre stata attiva nel mondo delle quattro ruote, ed è un grande dispiacere annunciarne la morte. Un personaggio di questo tipo, e di ciò ne siamo sicuri, non verrà mai dimenticato per ciò che è riuscito a compiere.
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