Il Governo ha dato l’ok al bonus pedaggi 2023. Ma di cosa si tratta? A chi spetta? Quale procedura bisogna seguire per riscuoterlo?
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha concesso per l’anno in corso il bonus pedaggi autostradali. Ma attenzione. Gli automobilisti non sono interessati, in quanto il provvedimento è stato preso per uno scopo ben preciso, quello di aiutare gli autotrasportatori, messi in ginocchio dalla pandemia e dall’aumento del costo del carburante seguito allo scoppio della guerra in Ucraina. Dunque, essenzialmente, si tratta di una manovra indirizzata alle aziende del settore. Nello specifico a quelle che si occupano di trasporto di merci.
Il rimborso delle spese sostenute nel 2022 può essere ottenuto dai consorzi, dalle cooperative e dalle aziende consortili, ma con dei paletti. Tali compagnie devono però, tra le altre cose, essere iscritte all’albo nazionale delle persone fisiche e giuridiche che si occupano di autotrasporto per conto terzi e avere requisiti mutualistici.
Bonus pedaggi autostradali, a chi è indirizzato
I limiti riguardano pure la tipologia di veicolo. Infatti la classe di omologazione deve essere Euro 5 o superiore. La classificazione per il calcolo del pedaggio B 3, 4 o 5, a seconda del numero di assi e sagoma. O 2,3, e 4 per raggruppamento volumetrico. E ovviamente c’è un tetto minimo di spesa. Le fatture non devono essere inferiori a 200.000 euro. E in ogni caso, il contributo non può eccedere il 13% del conto totale.
L’erogazione avviene a scaglioni e in base alle fatture pagate, dunque più importante è stata la a partecipazione economica, più alto sarà il payback. Alla mera questione di importi, si unisce quella della classe di appartenenza del mezzo. Per cui per chi ha versato tra i 200.000 e i 400.000 euro, il taglio dell’importo sarà del cinque percento se si parla di camion o tir elettrici o con trazione alternativa, del 3% se sono Euro 5.
Coloro che durante la passata annata hanno tirato fuori tra i 400.001 e 1.200.000, potranno godere di uno sconto rispettivamente del sette e dei cinque percento. Un po’ più cospicua è la detrazione per chi ha speso tra 1.220.001 e 2.500.000 euro. In questo frangente si usufruisce di un buono del nove e del 7%. Per le ditte che hanno impegnato tra i 2.500.001 e i 5.000.000 ci sarà un benefit dell’undici e del nove percento. Infine chi ha tirato fuori più di 5.000.000 di euro verrà aiutato con una detrazione del tredici e dell’undici percento, come detto a seconda del livello di emissioni.
Quando va inviata la richiesta, quali scadenza rispettare
Bisogna tenere presente che non si ha moltissimo tempo per avanzare la domanda di bonus. Tutto si risolverà nei primi mesi dell’estate.
Per avviare la procedura, c’è solo un modo utile, ovvero collegarsi al sito ufficiale dell’Albo Nazionale degli Autotrasportatori e accedere al servizio pedaggi. A partire dalle ore 9 del 5 giugno e fino alle 14 dell’11 dello stesso mese dovrà essere inviata la richiesta di accesso, qualunque pretesa successiva verrà ignorata.
Dalle ore 9 del 26 giugno, fino alle ore 14 del 21 luglio si dovrà invece completare il processo inviando tutta la documentazione necessaria, rigorosamente firmata.