“Attentato” gravissimo nei confronti di un politico italiano. In fiamme una Fiat Panda per minacciarlo pesantemente
Fatti del genere non dovrebbero mai avvenire e anche il commento di essi è molto complicato. Sempre più spesso, però, ci sono delle persone intente a provocare gravemente altri soggetti, per degli scopi che, a volte, restano ignoti. Per intimidirli si inventano di tutto, fino ad arrivare a degli atti di un peso sconcertante. I malintenzionati non badano all’estrazione sociale da cui deriva il malcapitato, per loro l’interesse è quello di provocare una sua reazione nell’immediato.
Questa volta, a ricevere un gesto del tutto fuori dal normale è stato un ex politico, che ha visto andare in fiamme una Fiat Panda della famiglia. Non era la sua, ma di suo padre ed è la seconda volta in pochissimo tempo che gli avvengono fatti del genere. Ancora una volta, è la stessa famiglia a finire sotto attacco e gli inquirenti stanno vagliando tutte le ipotesi del caso.
Ci troviamo a Somma Vesuviana dove un ex consigliere del comune campano ha ricevuto un’attacco minatorio da non sottovalutare. Era l’1.40 di notte quando è successo il secondo fatto, mentre il primo episodio era andato in scena il 24 di aprile. Il fatto è avvenuto in via Carmine, dove risiede l’imprenditore di 54 anni, padre dell’ex politico.
Ad intervenire sul luogo dell’incidente è stata immediatamente la camionetta dei Vigili del fuoco, oltre a una pattuglia dei carabinieri facente parte del nucleo Radiomobile. Gli agenti sono della Compagnia di Castello di Cisterna e le operazioni per poter arrivare ai motivi del gesto e a coloro che lo hanno compiuto sono state prese sotto la responsabilità della procura di Nola.
A dare man forte agli agenti ci saranno le telecamere di sorveglianza che si trovano in zona. Sono diverse le ipotesi relative al fatto accaduto, nessuna da escludere. Inoltre, verranno visionate anche le telecamere che si trovano lungo il tragitto che conduce al luogo del fatto.
Si tratta delle seconda auto nel giro di un mese che è stata incendiata alla famiglia dell’ex consigliere. Non essendoci prove, al momento l’ipotesi più probabile è quella di un’incendio di natura accidentale. Anche il portone di un locale nelle vicinanze è stato danneggiato. Finché non verrà fatta chiarezza sul reato, non ci sono colpevoli e il fatto è da ritenersi accidentale, anche se i dubbi sono veramente molti.
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