Continuano le polemiche in Formula 1, a seguito di un episodio che non ne vuole sapere di essere archiviato. Ecco tutti i dettagli.
Il mondo della Formula 1 è sempre stato contraddistinto da un’infinità di polemiche, visto che vincere in questo sport significa raggiungere l’apica dell’universo motorsportivo. Il 2022 è stato l’anno, tanto per fare un esempio, della questione Budget Cap, scoppiata tra settembre ed ottobre e che ha visto la Red Bull sul banco degli imputati, anche se, alla fin fine, non ci sono state sanzioni di rilievo, visto il dominio imposto da questa squadra.
Andando indietro nel tempo, un altro caso clamoroso fu il test segreto della Mercedes datato 2013, che incendiò la Formula 1 e che permise al team di Brackley di risolvere i propri problemi con le gomme Pirelli, ponendo le basi per quello che è stato un dominio impressionante nell’era ibrida, il più lungo di tutta la storia di questo sport.
Negli ultimi mesi, invece, è salito alla ribalta un caso che credevamo sepolto, che è quello legato al titolo mondiale 2008, che venne vinto, in modo rocambolesco, da Lewis Hamilton, il quale riuscì a battere Felipe Massa per appena un punto. L’episodio incriminato non riguarda la gara decisiva del Brasile, ma ciò che accadde poco più di un mese prima.
Formula 1, Felipe Massa continua a lottare
Poche settimane fa, l’ex patron della Formula 1, ovvero Bernie Ecclestone, rilasciò delle dichiarazioni che hanno riacceso le speranze e la rabbia di Felipe Massa. Il miliardario britannico ha infatti ammesso che la F1 e la FIA erano a conoscenza del crashgate di Singapore, ovvero l’episodio in cui Nelson Piquet andò a sbattere di proposito per far vincere il compagno di squadra Fernando Alonso, ai tempi della Renault.
Prima dell’incidente, Massa era in testa alla gara davanti a Lewis Hamilton, ma poi perse tutto durante la Safety Car per via del guasto al semaforo che lo fece ripartire con il bocchettone ancora attaccato. Il brasiliano perse la vittoria e chiuse fuori dai punti, mentre il rivale giunge terzo, guadagnando quei sei punti che poi si rivelarono decisivi.
Massa ha così deciso di avviare una vera e propria battaglia legale contro la Formula 1, anche se da quell’episodio sono ormai passati 15 anni, ed è praticamente impossibile pensare di ribaltare ciò che decretò la pista. Tuttavia, il nativo di San Paolo è più determinato che mai, come si evince anche dalle sue ultime dichiarazioni.
Parlando con la testata “Esportelandia“, Felipe, all’epoca alfiere della Ferrari, ha affermato: “Ci fu una gara rubata, fu una manipolazione, è una cosa che ritengo sia gravissima. Nel 2007, durante la Spy Story, la McLaren fu squalificata dalla classifica costruttori ed anche multata in maniera seria. Lì ci furono sanzioni importanti, non capisco perché qui non accade lo stesso“.
Massa ha fatto riferimento al famoso furto dei progetti Ferrari da parte del team di Woking, avvenuto per mano di Mike Coughlan, ingegnere della squadra di Ron Dennis, grazie alla collaborazione di Nigel Stepney, all’epoca capo meccanico della Scuderia modenese. Nulla fa pensare che qualcosa, nell’esito del mondiale 2008 di Formula 1 possa essere cambiato, ma mai dire mai in questo sport.