Perché Mick Schumacher ha perso il posto in F1? Le ragioni sono incredibili. Ecco chi c’è dietro all’estrema decisione.
Non si è certo messo in luce con performance esaltanti, ma il fatto che Mick Schumacher non abbia conservato il sedile alla Haas o comunque nel Circus, dopo appena due stagioni di attività, ha lasciato l’amaro in bocca a molti. Secondo alcuni addetti ai lavori mandarlo via sarebbe stata una vera e propria ingiustizia. Questo perché essendo giovane avrebbe potuto ancora correggere le sue debolezze e guadagnare competitività, specialmente se dotato di un’auto non da retrovie.
Ed invece il patron della scuderia Gene Haas, in comune accordo con il team principal Gunther Steiner, a fine 2022 hanno preferito mandarlo a casa e sostituirlo con l’esperto Nico Hulkenberg, quale garanzia almeno di qualche punto.
Dal GP del Bahrain, prima prova del Mondiale 2023, il figlio di Michael però, presenzia nel box Mercedes nelle vesti di riserva. Una posizione non eccezionale, ma tuttavia vantaggiosa, in quanto comunque gli sta permettendo di restare nel giro. A dispetto di questa consapevolezza, un membro della sua famiglia non l’avrebbe presa per nulla bene. Non mamma Corinna, sempre molto discreta, bensì lo zio Ralf.
L’ex Toyota avrebbe inoltre individuato nella figura di Helmut Marko il vero colpevole di questa sua assenza dalla griglia. Stando al fratello dei sette volte iridato, il talent scout del gruppo Red Bull, si sarebbe rifiutato di ingaggiare il tedeschino e di inserirlo in Alpha Tauri al fianco di Tsuonda per motivi esclusivamente personali, preferendogli un altro corridore legato alla Stella come Nyck De Vries, giunto fresco fresco dalla Formula E.
Il 47enne non si è fermato qui nell’appunto, avendo altresì svelato che il nome di suo nipote sarebbe stato presente nella lista di papabili stilata dal responsabile dell’equipe di Faenza Franz Tost.“Lui voleva un pilota diverso dall’olandese, in quanto conscio che per aibtuarsi alle monoposto di F1 ci vogliono almeno due o tre anni. Mick era libero e prenderlo avrebbe avuto senso. Poi invece si è inserito nella trattativa il consulente Red Bull che, per motivi suoi, non lo ha voluto, optato per l’altro“, lo sfogo al sito tedesco Formel1.de.
Per l’attuale commentatore di Sky Deutschland, il manager di Graz avrebbe scoraggiato il boss della ex Toro Rosso, poiché probabilmente intimorito dal peso di un cognome che attrae attenzione ed è difficile da gestire. O forse in quanto poco convinto delle abilità del 24enne di trovare una forma essente tra il 2021 e il 2022, visto che gli unici arrivi in top ten erano arrivati in Inghilterra e in Austria, nei momenti più duri, in cui la riconferma sembrava una chimera.
“Con Marko ne avevamo parlato e tutto sembrava ok, per cui se non se n’è fatto niente è perché c’era qualche problema”, ha concluso definendosi sorpreso dall’atteggiamento del plenipotenziario, e ugualmente sicuro che la squadra italiana, oggi penultima nella generale marche con 2 punti, avrebbe fatto un affare a puntare sul campione 2020 di Formula 2.
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