Alluvione in Emilia Romagna, strade chiuse: quali sono e le possibile vie alternative

L’Emilia-Romagna è stata tristemente protagonista in questi giorni anche dal punto di vista stradale. Cosa c’è da sapere a riguardo.

Non è un momento facile per l’Italia dal punto di vista climatico, specialmente per l’Emilia-Romagna ed il nord delle Marche che sono state colpite da un alluvione davvero terrificante.

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Alluvione in Emilia-Romagna, ecco la situazione nelle strade (mondofuoristrada.it)

In 24 ore sono caduti oltre 400 millimetri di pioggia, le vittime sono ormai arrivate ad una decina, i fiumi esondati sono ben quattordici, oltre venti i Comuni allagati e il Gran Premio dell’Emilia-Romagna, che sarebbe andato in scena sul circuito di Imola nel week end successivo al dramma climatico avvenuto in Italia, è stato annullato.

Una situazione gravissima, che  ha fatto discutere tantissimo in queste ultime ore. Anche la viabilità ne ha chiaramente risentito. Cosa cambia allora per gli automobilisti? Si tratta di un quesito effettivamente di rara importanza e rilevanza nazionale. Proprio per questo analizzeremo la situazione nella maniera migliore possibile.

Emilia-Romagna news, cos’è successo nelle ultime ore

Purtroppo, nelle ultime ore, in Emilia-Romagna e nel nord delle Marche è avvenuto qualcosa di davvero tragico. E’ caduta in meno di due giorni tanta pioggia quanta è in grado di abbattersi in circa due mesi. Campagne e città allagate, case e automobili sparite sott’acqua, molte vite e imprese sono state fortemente influenzate da quanto accaduto; e, in alcuni casi, sono state distrutte irreversibilmente. Secondo gli esperti del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare, quanto accaduto è il frutto di una serie combinazioni strettamente legate fra loro. A parlare di ciò ci ha pensato anche e soprattutto il Tenente Colonnello Paolo Capizzi.

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Soccorso alpino a seguito dell’alluvione che ha sconvolto Emilia-Romagna e nord delle Marche (mondofuoristrada.it – Ansa)

In primavera solitamente si formano i cosiddetti fenomeni di ciclogenesi tra Tunisia e Libia. Questi influenzano anche le regioni italiane, in special modo quelle meridionali, per poi spostarsi verso est. In questi giorni il transito della bassa pressione è stato impedito dalla situazione in quota, dove sono presenti due aree di alta pressione.

In poche parole è stato così impedito il movimento di una bassa pressione. In aggiunta a quanto detto finora, ultimo ma non ultimo, è stato segnalato l’effetto Stau; questo si verifica quando una corrente d’aria, mentre risale lungo una catena montuosa, perde parte della propria umidità che condensa e precipita al suolo sotto forma di neve o pioggia. Quest’ultimo, insieme alla permanenza forzata del ciclone nordafricano, ha dato vita a piogge abbondanti e continue. Il risultato, drammatico e dolorosissimo, è sotto gli occhi di tutto il mondo.

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