Quando si acquista un’auto si spera sempre che duri. Ma non sempre è così. Quali sono i modelli che si rompono più di frequente?
L’automobile occupa un ruolo fondamentale nella vita di tutti i giorni, specialmente se si abita in luoghi piccoli, con scarsi servizi e mezzi pubblici inesistenti. Lì, avere una due o quattro ruote a cui affidarsi può diventare salvifico, anche perché al contrario si rischia di rimanere bloccati in casa. Ecco dunque che se non si abita nei grossi centri urbani comprarsi una macchina diventa un investimento indispensabile.
La speranza un po’ per tutti è che non trattandosi proprio di una spesuccia da niente, il veicolo acquisito possa durare per molti anni. Ma non sempre va così. Alcuni modelli sono di sovente soggetti a guasti che possono comprometterne la guidabilità, e ugualmente creare non pochi disagi al proprietario. A questo proposito il sito “Altro consumo” ha domandato a 52.000 cittadini europei, di cui 17.000 nostri connazionali, di parlare dei pro e contro del proprio mezzo.
L’obiettivo dell’inchiesta era capire quali sono le problematiche meccaniche che attanagliano maggiormente i possessori di autovetture e, soprattutto, quali sono i marchi che si distinguono in negativo.
L’auto perfetta non esiste. Un po’ tutte, almeno di quelle in uso quotidianamente sulle strade del mondo, sono soggette a intoppi. Per quanto si possa mantenerla al meglio, può capitare di rimanere a piedi o di trovarsi a dover visitare il proprio meccanico di fiducia. Come detto, il sito web “Altro Consumo” ha domandato agli interessati stessi cosa pensano della propria macchina. Chiamati a rispondere a questo interrogativo sono stati cittadini dell’Italia, del Belgio, della Francia, del Portogallo e della Spagna. Dall’indagine sono stati esclusi i danni provocati da incidenti e le autovetture con più di dieci anni di età.
I parametri presi in considerazione sono stati i chilometri effettuati, la quantità e la gravità dei cedimenti subiti. E cosa è emerso? Essenzialmente che le vetture più affidabili vengono perlopiù da oriente. La più votata è stata la Lexus, quindi Honda, Hyundai, Kia, Mazda, Mitsubishi, Subaru ,Suzuki e Toyota. Gli asiatici dunque sono più attenti alla solidità di telaio, carrozzeria, parti meccaniche e motore. Ma pure il Bel Paese non è da buttare via. FIAT, Lancia e Alfa Romeo hanno ricevuto un buon punteggio.
Non male neppure Jaguar e Tesla. Qui però gli automobilisti hanno ravvisato difetti nella parte elettrica, tra fari, fusibili, lampadine, spie di controllo, alzacristalli e tergicristalli e chiusura centralizzata. Questi guai sono patiti da diversi marchi un po’ di provenienza mista. Torniamo quindi a nominare l’Alfa Romeo, poi la Citroen, la FIAT, la Lancia, la Nissan, la Renault, la Seat e la Volkswagen.
Riguardo il sistema frenante, fanno disperare la Casa del Biscione, quella del Double Chevron, la FIAT, la Ford, la Lancia, la Mercedes, la Mini, la Opel e la Volvo. Sul fronte propulsore peccano Alfa Romeo, Audi, Citroen, Fiat, Ford, Lancia, Land Rover, Opel, Renault e Volvo. E per le componenti ad esso connesse Alfa, Fiat, Lancia, Opel e infine Renault.
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