La Lamborghini svelò qualche tempo fa un modello davvero unico, ben diverso da tutte le altre. Ecco come è fatta ed in cosa differisce.
Quella che vi racconteremo oggi è la storia di una vettura che in pochi ricorderanno, ma si parla di Lamborghini, ovvero uno dei marchi più amati sulla faccia della terra. Poche settimane fa, la casa del Toro ha immesso sul mercato una nuova creatura, ovvero la Revuelto, la prima belva plug-in ibrida della storia.
Per parlare del modello attuale, bisogna tornare a tanti anni fa, visto che stiamo per introdurre l’argomento dedicato alla Lamborghini Estoque. Questo nome non dirà molto ai fan più giovani, ma vi assicuriamo che questo progetto è rimasto in ballo per diverso tempo, prima di essere, purtroppo, messo da parte dai vertici del marchio.
Lamborghini, ecco la clamorosa Estoque
Una vettura a dir poco unica nel suo genere è la Lamborghini Estoque, concept car che fu realizzata dalla casa del Toro nell’ormai lontano 2008. Si trattava di una berlina a quattro porte che fu svelata al salone dell’automobile di Parigi di quell’anno, e che fece subito discutere per le sue forme, davvero insolite considerando le auto di solito prodotte dal marchio di Sant’Agata Bolognese.
Il telaio era in alluminio, il medesimo dell’Audi A8, l’ammiraglia della casa di Ingolstadt, proprietaria della Lambo. Il motore montato era il V10 della Gallardo, all’epoca la seconda top di gamma dietro alla Murcielago. La potenza massima era di ben 560 cavalli, tratti, ovviamente, dal solo motore termico, visto che all’epoca, forse per fortuna, non si parlava ancora di diavolerie ibride o elettriche.
L’accelerazione da 0 a 100 km/h avveniva in poco più di 3,5 secondi, mentre la velocità massima si attestava attorno ai 305 km/h, ed anche in questo caso, non aveva niente da invidiare alle sue sorelle. La Estoque, come la Ferrari Purosangue, spezzò in due l’opinione pubblica, soprattutto gli appassionati della Lamborghini. Alcuni pensavano che fosse un progetto molto valido e rivoluzionario, mentre altri non la ritenevano in sintonio con il DNA del marchio, che poi ha puntato comunque sul Suv Urus pochi anni dopo, mandando all’aria tutti questi discorsi romantici.
I vertici della Volkswagen, gruppone di cui la Lambo faceva già parte all’epoca, non furono mai pienamente convinti da questo progetto, che infatti rimase una concept car. Un altro membro di questo gruppo è la Porsche, e si decise di puntare sulla quattro porte della casa di Weissach, ovvero la Panamera, che fu svelata pochi mesi più tardi.
All’epoca però, la casa del Toro custodiva ancora il sogno di avviare le vendite di questo modello, che rimase nell’incertezza per tutto il biennio 2009-2010, ma poi si giunse all’obiettivo di venderla entro il 2012. I crash test vennero svolti e tutto sembrava pronto per il lancio, quando le ultime riunioni dei vertici chiusero tutto.
Il CEO Stephan Winkelmann accantonò il progetto, lasciandolo come laboratorio per sviluppi futuri, e concludendo, di fatto, la storia della splendida Estoque, che a livello di linee non ha davvero nulla da invidiare alle rivali in quel segmento, tantomeno alla Panamera. Sarebbe stato davvero curioso vedere il destino di un progetto simile.