Simbolo del lusso e dell’affidabilità ora per Audi però le cose potrebbe cambiare e gli automobilisti ora controllano se è il loro modelli.
Sono uno degli emblemi del lusso. Automobili bellissime e costose, non per tutti e negli anni la loro fama è cresciuta tantissimo. Stiamo parlando dell’Audi. Le bellissime tedesche, che hanno conquistato tantissimi automobilisti, berline eleganti e affidabili che hanno segnato a modo loro uno standard da seguire e in alcuni casi sfidare.
Il brand dei quattro anelli, infatti, è una delle scelte migliori da fare quando si vuole acquistare una macchina nuova. Eppure, le ultime novità sull’azienda teutonica potrebbero sfatare tutto quelle che sono le credenze di tantissime persone, credenze costruite nel corso degli anni grazie a grandissimi successi di ordini e di vendite.
Qualcosa però è andato storto e al centro di tutto ci sono degli airbag difettosi, i Takata ma questa non è una novità, dato che questo problema accomuna molti brand. Il primo richiamo, infatti, risale al 2015 negli Stati Uniti. Lo stesso discorso vale per BMW e Skoda. Audi ha dovuto richiamare i suoi modelli e per l’Europa il discorso vale per quattro modelli specifici. Un problema che non va assolutamente sottovalutato. Un deterioramento maggiore in caso di elevata umidità o temperatura.
I modelli Audi richiamati, ecco quali sono
Audi ha segnalato subito il problema, mentre arrivata alla Commissione Europea è partita dalla Germania. E questo procedimento investirà diversi paesi: Croazia, Francia, Irlanda, Slovacchia, Slovenia e Svezia. Tutto questo, ovviamente, ha generato molta apprensione con i proprietari di auto del marchio con i quattro anelli che hanno subito cercato quali modelli sono interessati da questo problema.
Richiamati le Audi A5, Q5, Q5 ibrida, SQ5 TDI, SQ5 TDI Plus: quelle prodotte dal 13 settembre 2008 al 26 novembre 2012. Questi, invece, i numeri di omologazione: B81, B8, 8R1, 8R, 8R2 e13*2007/46*1084*, e1*2001/116*0430*, e13*2007/46*1083*, e1*2001/116*0473*, e13*2007/46 *1179*.
Su tutto questo è arrivato, inoltre, un bollettino della Commissione europea che recita: “L’airbag può deteriorarsi nel tempo e se venisse attivato con una pressione eccessiva potrebbe ancora esplodere il dispositivo di gonfiaggio. Inoltre, frammenti di metallo potrebbero oltrepassare il cuscino e causare lesioni a chi si trova in macchina. Questo prodotto non è conforme al regolamento sull’omologazione e sulla vigilanza del mercato dei veicoli a motore, dei loro rimorchi e dei sistemi componenti e entità tecniche indipendenti, che sono destinati a questi veicoli”.