Quando l’abito fa il monaco. Ecco cosa succede se un uomo non esattamente in linea con le attese vuole comprarsi una Ferrari.
In autosalone si è presentato in Ape Car, deciso ad acquistare una nuova Rossa fiammante, ma il modo in cui è stato accolto, non è stato certo dei migliori. Mai i venditori pensavano di potersi trovare davanti ad un potenziale cliente con quelle caratteristiche, e infatti hanno subito pensato che si trattasse di uno scherzo. Cosa è successo dopo è tutto da scoprire.
Quando si pensa ad un marchio come quello di Maranello ci si immagina che gli acquirenti abbiano un incidere elegante, abiti griffati e siano tirati a lucido. Nonché magari abbiano frequentato le migliori scuole. Ed invece no. Non è affatto detto. Ci sono alcune categorie di lavoratori che pur guadagnando parecchio non hanno un eloquio forbito e nemmeno prestano troppa attenzione alle apparenze.
E’ il caso di un signore che, si è recato in un concessionario di Prato vestito in maniera un po’ trascurata. La sua richiesta una volta giunto davanti all’operatore, è stata quella di un bolide del Cavallino. E nemmeno uno a caso.
Andrea Vettori, questo il nome del protagonista, ha puntato subito in alto. Alla bella e potente F430. Stiamo infatti parlando di un gioiellino dotato di un V8 benzina da 4.308 cc, capace di spingere fino a 490 cv, per 8.500 giri/min e 465 Nm di coppia. La sua velocità massima è di oltre 315 km/h e il passaggio da zero a cento avviene in 3,6 secondi.
Cerca di comprare una Ferrari, cosa gli succede
Ognuno ha il suo marchio di auto preferito, ma quello fondato da Enzo Ferrari riesce a mettere d’accordo un po’ tutti. Basta andare in un qualsiasi circuito di competizioni. Bandiere e cappellini saranno in prevalenza della Casa modenese. Ecco perché non stupisce che stuzzichi l’appetito anche di chi, almeno all’apparenza potrebbe non potersi permettere una spesa tanto alta.
Tornando al discorso iniziale, l’uomo che si è candidato al prezioso acquisto è un contadino che per un colpo di fortuna si è trovato una grossa somma tra le mani. Manco si fosse in un racconto di Charles Dickens, ad aiutarlo è stata un’importante eredità proveniente da un vecchio zio.
Con il suo mezzo di trasporto quotidiano, il 57enne si è recato in negozio per chiedere informazioni sulla supercar a cui ambiva, ma è stato preso in giro. Visto il suo look trasandato, gli addetti hanno cominciato a deriderlo e a fare battute, finché lui non ha tirato fuori il fatidico assegno. A quel punto è calato il silenzio. E chi scherzava non ha potuto fare altro che stare al suo gioco e dargli le chiavi in mano.
Quale sia stato il suo destino non lo sappiamo. Quello che è certo è che Vettori non era in possesso della licenza di guida. Ma ugualmente ha voluto portarsi a casa la berlinetta prodotta tra il 2004 e il 2009, come sorella minore della 360 Modena. Non contento, per suggellare il momento storico, quanto fuori dal comune, si è pure fatto scattare una foto seduto nell’abitacolo.