Nella storia della Ferrari i ricordi legati ad Alain Prost sono agrodolci, ma le ultime notizie in arrivo sul pilota francese allarmano
La storia della Ferrari nel mondo della Formula 1 è legata anche ai grandi piloti che l’hanno guidata anche se non tutti hanno vinto un Mondiale. Come Alain Prost che a Maranello è rimasto per due anni e ha chiuso la sua avventura tra mille polemiche.
Era arrivato nel 1990 per riprendersi quello che Ayrton Senna gli aveva tolto e fin da subito ancjhe grazie ai suoi consigli la Ferrari 641 F1 anche grazie ai suoi consigli cominciò a volare. Alla fine della stagione ben cinque vittorie in bacheca ma anche un secondo posto amaro nel Mondiale. Tutta colpa di quel contatto alla prima curva di Suzuka proprio con il fenomeno brasiliano che solo un anno dopo ammise di averlo fatto apposta.
Invece la seconda stagione del francese in rosso fu un disastro totale. Continui contrasti con Cesare Fiorio, che all’epoca era il direttore sportivo della Ferrari e alcuni episodi dubbi, come quando finì fuori nel GP di San Marino già nel giro di ricognizione, portarono al divorzio.
Ma come era successo prima di lui ed è stato anche successivamente non solo con Michael Schumacher, Prost per la sua sola presenza a Maranello ricevette un regalo speciale. Una Supercar del Cavallino in versione stradale, da utilizzare lontano dalla pista per suo piacere personale.
In particolare per lui fu una F40 nuova di zecca, l’ultimo modello in pratica che era stato approvato da Enzo Ferrari prima della sua morte nel 1989. Alla fine degli anni ’80 era l’auto stradale più veloce del mondo e già allora era anche stata prodotta in versione limitata. In particolare la Ferrari F40 di Alain Prost era identificata dal numero di telaio 83249, anche se lui non l’ha mai guidata.
Un gioiellino autentico che all’epoca poteva valere una cifra vicina ai 300mila euro di oggi. Non a caso l’hanno posseduta tra gli altri anche Luciano Pavarotti e la star del pop britannico Rod Stewart. Prost era tra i pochi fortunati, eppure non ci è mai salito sopra e così la vettura è rimasta come nuova passando di proprietario in proprietario.
Si tratta del primo modello di serie capace di arrivare ad una velocità massima superiore ai 300 km/h, per l’esattezza 324 km/h. E secondo quello che riporta il suo libretto fino ad oggi ha percorso solamente 4.575 chilometri, quindi è praticamente come nuova.
Adesso sarà battuta all’asta da RM Sotheby’s a Lione, dal 10 al 12 maggio, qultima data utile per chiudere eventuali rilanci. In passato l’hanno posseduta il collezionista Graham de Zille che ottenne da Prost la sua firma autografa sul tetto dell’auto, visibile ancora oggi.
Poi è stata in mano ad altri collezionisti fino al 2016 quando ha ottenuto la certificazione Ferrari Classiche. Oltre al fascicolo storico, al manuale d’uso e al libretto di manutenzione, il pacchetto prevede anche set di attrezzi, spoiler anteriore originale e bagagli Schedoni.
Base d’asta? In base alle previsioni degli esperti la Ferrari F40 di Alain Prost dovrebbe essere venduta ad una cifra compresa tra 2,5 milioni e 3 milioni di euro. E se così fosse, potrebbe diventare la versione stradale della F40 con il prezzo più alto della storia.
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