Lewis Hamilton deve dire addio al titolo mondiale, con massimo stupore da parte di tutti i suoi tifosi. Una storia che finisce in tribunale
Il sette volte campione del mondo non sta vivendo un grande momento con la Mercedes in questo 2023. Ora però deve preoccuparsi anche di una questione che affonda le radici in un lontano passato. Nessuno se lo aspettava.
Il campionato 2023 non è iniziato nel modo giusto per Lewis Hamilton. Nelle prime cinque gare della stagione l’inglese non è mai stato in grado di competere per la vittoria, staccatissimo come prestazioni dall’inarrivabile Red Bull. La W14 è nata sulla falsariga della monoposto dello scorso anno e paga un deficit importante nei confronti della concorrenza. Oltre a vedere col binocolo Perez e Verstappen, il sette volte iridato deve fare i conti anche con il compagno di squadra Russell, dietro nella classifica piloti, ma arrivatogli davanti nel GP di Miami.
Vedere il compagno di squadra più veloce di lui non è un’esperienza che è capitata molte volte in carriera a Lewis, che soffre di feeling con “La Freccia d’Argento” messagli a disposizione da Toto Wolff. Anche in prospettiva futura va ritrovato il feeling giusto, quello che gli permetteva di dominare tutta l’era ibrida, dal 2014 al 2010. Sei dei sette campionati Hamilton li ha vinti con la scuderia di Brackley, mentre il primo arrivò nel 2008 con la McLaren. Proprio quel titolo, però, a distanza di tanto tempo continua a far discutere tifosi e addetti ai lavori.
Lewis Hamilton e il campionato 2008: Felipe Massa vuole giustizia, a costo di finire in tribunale
Ora come riportato dal “The Sun” l’argomento 2008 è tornato di grandissima attualità in queste ultime ore. Il motivo? Le parole rilasciate da Felipe Massa, in seguito a quanto dichiarato da Bernie Ecclestone, che ha ammesso che qualcosa non è stato regolare nello svolgimento di quel campionato.
Il riferimento era al “crashgate” di Singapore, una storia che ha portato alla radiazione di Flavio Briatore e ad uno strascico di polemiche che è durato per anni. Nelson Pique Jr. finì a muro volontariamente per avvantaggiare Fernando Alonso con l’ingresso della safety car, permettendogli di vincere il Gran Premio. A rimetterci fu Felipe Massa, che partiva dalla pole con la sua Ferrari e perse punti importantissimi per la lotta al titolo, sfumata solo all’ultima curva di Interlagos.
Ora il pilota brasiliano ha deciso di farsi giustizia e sfruttando le parole dell’ex patron della Formula 1 proverà a far valere le proprie ragioni a livello legale. Come scrive la stampa britannica Felipe ha dichiarato: “ Ho deciso di studiare il lato legale di tutto ciò che è accaduto. Non lo sto facendo per soldi ma lo sto facendo per la giustizia“. Vediamo se alla fine gli verrà dato ciò che merita. I tifosi della Ferrari sono tutti con lui.