Questo incredibile retroscena della carriera del Kaiser è da lasciare senza fiato e testimonia ancora una volta la grandezza di questo pilota
Michael Schumacher è stato un pilota di F1 dotato di un talento fuori dal comune. Uno di quegli uomini come ne nascono ogni 30/40 anni. Se i suoi 7 titoli iridati non bastano a far rendere conto della sua grandezza e della sua importanza per questo sport, gli aneddoti sulla sua carriera sono spesso il modo giusto per esaltarlo nella maniera corretta.
Riccardo Patrese, uno dei più grandi piloti italiani nella storia della F1 parlando di Schumacher lo ha definito come una macchina, un uomo capace di settare mente e corpo verso un unico obbiettivo, quello della vittoria, lasciandosi alle spalle tutto quello che gli accade intorno una volta salito sull’abitacolo. Un unicum nel suo genere come Ayrton Senna, l’unico capace di essere posto sullo stesso gradino del Kaiser fino ad oggi.
Michael che ormai da alcuni anni è lontano dai riflettori a causa del tragico incidente sugli sci che l’ha visto tristemente protagonista, continua a vivere nei cuori degli appassionati che lo hanno visto gareggiare, e specie nei cuori dei tifosi della Ferrari che non potranno mai dimenticare l’epopea rossa dei primi anni 2000 dove la scuderia del cavallino rampante dettava legge in pista come in tempi più recenti hanno fatto prima Mercedes e ora RedBull.
La storica vittoria di Imola 2003
Tra le tante dimostrazioni di grandiosità del pilota Michael Schumacher una su tutte forse riesce a spiccare. Siamo ad Imola per il weekend del Gp di San Marino del 2003. Tra la giornata del venerdì dedicato alle prove libere e il sabato, prima di scendere in pista per le qualifiche la famiglia Schumacher riceve un dolorosissimo annuncio. La mamma di Michael e di Ralf da tempo malata di cancro a 54 anni ha smesso di combattere e se n’è andata a causa di un’aneurisma celebrale. La morte di Elisabeth avrebbe sconvolto chiunque ma non il Kaiser.
I fratelli decidono di affrontare il dolore come hanno sempre fatto, ossia scendendo in pista. Al sabato piazzano le loro vetture in prima fila, Michael 1° e Ralf 2°. La FIA avrebbe anche concesso ai due un esonero da tutte quelle attività collaterali come conferenze stampa, la parata e i vari festeggiamenti ma i ragazzi vogliono continuare. Alla domenica in gara Ralf addirittura supererà il fratello maggiore alla partenza guidando la griglia per 15 giri. Il Kaiser e la sua Ferrari ne hanno troppo dipiù e alla fine si prenderanno il gradino più alto del podio davanti a Kimi Raikkonen e Rubens Barrichello.
Di quella vittoria rimarranno le immagini dell’abbraccio tra i due ferraristi al parco chiuso e quella di Jean Todt che accompagnerà il suo pilota sul podio accarezzandolo come se fosse suo figlio. Su quel podio poi non si vedrà per una volta il suo iconico saltello che lascerà spazio agl’occhi visibilmente commossi rivolti al cielo del 7 volte campione del mondo.