Sapete che la casa francese Bugatti non produce soltanto supercar da record? Il marchio ha avuto una lunga esperienza anche nel mondo dei trasporti su rotaia, producendo il primo treno ad altaย velocitร della storia!
Non tutti i marchi che producono supercar sono partiti dal mondo delle quattro ruote per arrivare dove sono adesso, basti pensare alla famosissima Lamborghini che produceva trattori prima che uno screzio molto pesante tra Ferruccio Lamborghini ed il suo rivale Enzo Ferrari convincesse il noto imprenditore di Sant’Agata a vendicarsi in un modo che poi conosciamo tutti.
A dirla tutta per la casa francese Bugatti costruire uno o piรน treni fu una vera salvezza ed una soluzione per una crisi che minacciava di affossare il brand a soli venti anni dalla sua fondazione. Siamo nel 1929, una data che non soltanto gli economisti ma un po’ tutti gli appassionati di storia conoscono molto bene dato che รจ stata teatro di una delle peggiori crisi mondiali.
Alla faccia della teoria sui beni di lusso, durante questo periodo di recessione la casa francese che produceva limousine ed automobili da corsa iniziรฒ a perdere molto del suo fatturato. Allora, a Bugatti venne un’idea per tenere in piedi la sua azienda e cosรฌ decise di produrre qualcosa che poteva salvare il marchio, dando allo stato francese ciรฒ che gli serviva in quel momento.
Il treno dei desideri
Avendo perso circa due terzi dei suoi clienti Ettore Bugatti ordinรฒ nel 1933 che i motori rimasti invenduti della sua Royale che era una poderosa limousine venissero adattati all’uso per rotaia: in pratica, Bugatti si mise a lavorare da zero ad un progetto per un treno ultra veloce molto avanti sul tempo che venne approntato in pochi mesi. Trattandosi di una Bugatti, non era banale!
Tra gli anni trenta e gli anni quaranta circa 60 convogli ferroviari Bugatti uscirono dalle fabbriche del marchio, tutti equipaggiati con i poderosi motori ad otto cilindri della vettura di lusso, stabilendo un record dopo l’altro: nel 1935 uno di questi convogli arredati in modo lussuoso e testati nella galleria del vento prima dell’entrata in servizio toccรฒ i 197 chilometri orari in viaggio.
Se le automobili di lusso non servivano a granchรฉ in tempo di crisi lo stesso non si puรฒ dire dei treni ad alta velocitร che erano sempre richiestissimi. La decisione di Bugatti per quanto assurda salvรฒ la fabbrica almeno per un altro po’. Poi il marchio fallรฌ una volta, una seconda volta negli anni novanta e poi venne comprato dalla Volkswagen e sappiamo tutti come รจ andata a finire.