Nuova rivoluzione nel mondo della Formula 1 che guarda al futuro senza rispetto per il passato: un pezzo di storia sta per sparire
Sono passati quasi sei anni da una svolta storica nel mondo della Formula 1, quella del passaggio di tutto il Mondiale a Liberty Media. Da allora è cambiato molto, anche se non tutto, ma siamo soltanto all’inizio di una svolta epocale e lo dimostra il fatto che il ‘Circus’ sta per perdere un altro pezzo di storia.
La gestione della F1 da parte del gruppo statunitense ha preso da diverso tempo una piega che piace al pubblico, come dimostrano i pienoni in ogni weekend di gara, ma molto meno ai piloti. Soprattutto da quando è arrivato Stefano Domenicali come CEO della proprietà, un uomo che la F1 l’ha vissuta sulla sua pelle, è stata rivoluzione.
E molto c’è ancora da fare in futuro, anche se negli ultimi giorni è stata smentita ufficialmente una trattativa clamorosa. Perché i media statunitensi insistono sul fatto che Liberty Media voglia allargare i suoi orizzonti acquistando anche la Indycar per avere quindi in mano i due campionati a ruote scoperte più popolari al mondo
Dal 2020 è di proprietà della Penske Corporation, la società proprietaria dell’omonimo team e del circuito di Indianapolis, ma questo sarebbe un salto di qualità notevole. A stretto giro però è arrivata la smentita da parte della stessa Penske Corporation, comparsa su Racer. Tra le due società non c’è mai stato un dialogo di questo tipo e soprattutto loro non hanno nessuna intenzione di vendere.
Formula 1, sarà addio: Stefano Domenicali conferma l’arrivo di una nuova rivoluzione
Così Liberty Media andrà avanti con la Formula 1 e le Serie minori introducendo ogni anno novità importanti. L’ultima è freschissima perché nel weekend del GP di Azerbaigian a Baku debutterà anche la Sprint Shootout, la Qualifica espressa per la gara Sprint del sabato e diversa da quella per il Gran Premio.
Meno minuti per i team e i piloti, meno giri da fare in pista, rischi più alti per tutti ma in nome dello spettacolo bisogna anche azzardare. Solo un nuovo capitolo per una storia che si sta riscrivendo, con poco rispetto del passato perché c’è da strizzare l’occhio ad un pubblico giovane, che vive di social e fretta.
Lo ha ribadito ancora una volta, Stefano Domenicali, in una lunga intervista al quotidiano ‘Il Giorno’. E ha confermato che i progetti della proprietà sono molti chiari, nessuno ha intenzione di cambiare idea nonostante le proteste.
I weekend stavano diventando troppo noiosi, almeno nei primi turni di prove, e quindi oltre alla Sprint Race, ecco la novità: “Per il venerdì abbiamo in mente di fare solo una prova libera e poi già la qualifica per la gara”. Il calendario per ora resterà di 24 gare a stagione mentre valuteranno se aumentare il numero delle Sprint.
Max Verstappen contro i cambiamenti in corsa, ancora una volta arriva la minaccia peggiore
Come reagirà il pubblico a questo cambiamenti lo capiremo prossimamente. Intanto però Max Verstappen conferma di essere legato all’idea storica della Formula 1 e tutte queste novità non lo fanno stare tranquillo. Ecco perché prossimamente potrebbe prendere una decisione clamorosa passando a fare altro.
La sua passione sono anche le gare Endurance, come la 24 Ore di Le Mans, e il padre gestisce un team che farebbe al caso suo. Quindi se quello che è da sempre il suo mondo è destinato a cambiare, non avrà problemi ad andarsene.
Lo ha detto ancora una volta a Baku: “Se continuiamo ad allungare il calendario e l’intero weekend è così intenso, ti chiedi se tutto questo valga la pena. Mi piace correre e mi piace vincere. So che, ovviamente, c’è lo stipendio importante, c’è anche una bella vita. Ma è davvero una bella vita?”. Parole che a Liberty Media hanno ascoltato tutti.